Inquinamento

I fiumi della piana di Pistoia sotto la lente Arpat: pesticidi ancora oltre il limite

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Il fosso Quadrelli (foto Legambiente Quarrata)

I più inquinati i corsi d’acqua della pianura a sud-est di Pistoia ad alta intensità di vivai. Glifosate: record negativo per il fosso Quadrelli.

 

di Gabriella Congedo
28 marzo 2024

PISTOIA – Inquinamento da fitofarmaci, non si intravedono segnali di miglioramento nei corsi d’acqua della Piana pistoiese, in gran parte occupata dai vivai. È quanto emerge dalle anticipazioni dell’Agenzia Regionale per la protezione ambientale (ARPAT) sul report annuale “Andamento della contaminazione da fitofarmaci nel territorio della provincia di Pistoia” relativo al monitoraggio svolto nel 2023, in corso di elaborazione.
L’indagine ha riguardato tre reti idriche: le acque superficiali (laghi e corsi d’acqua), quelle sotterranee (pozzi) e quelle superficiali destinate alla potabilizzazione.

Come sempre le acque superficiali sono risultate di gran lunga le più inquinate. Lo Standard di Qualità Ambientale (SQA) è stato superato in 10 stazioni di monitoraggio su 16 sia per i Pesticidi Totali che per Singolo principio attivo.
I superamenti riguardano i tratti finali o di pianura dei corsi d’acqua della piana Pistoiese (come il torrente Brana e l’Ombrone in località Caserana), della Valdinievole e dell’area del Padule di Fucecchio (canale Usciana, Pescia, Nievole).
Le stazioni di rilevamento in montagna o in collina (Reno, Bure di Santomoro, Vincio, Ombrone) invece non hanno presentato particolari problemi.

Come rilevato negli anni precedenti – informa l’agenzia regionaleil Glifosate e il suo prodotto di degradazione AMPA sono responsabili del superamento degli Standard di Qualità Ambientale in buona parte delle stazioni monitorate. Glifosate e AMPA si riscontrano rispettivamente nel 75% e nel 95% dei campioni prelevati nelle stazioni di monitoraggio dell’acqua superficiale nella provincia di Pistoia”.

La maglia nera dell’inquinamento da fitofarmaci va ai corsi d’acqua della pianura a sud-est di Pistoia dove Glifosate e AMPA raggiungono concentrazioni particolarmente elevate. Record negativo per il fosso Dogaia Quadrelli dove nel 2023 si è registrato il valore più alto di sempre a livello regionale per il Glifosate, pari a 92 µg/L.
Ma non ci sono soltanto Glifosate e AMPA. I corsi d’acqua della piana vivaistica pistoiese presentano anche concentrazioni elevate di erbicidi, insetticidi e fungicidi.

Per quanto riguarda le acque sotterranee la maggior parte dei 12 pozzi campionati sono risultati a norma tranne due, uno nel Comune di Pistoia e uno nel Comune di Ponte Buggianese, dove sono state trovate alte concentrazioni di Glifosate e AMPA. Buone notizie per le acque destinate alla potabilizzazione: limitatamente alla presenza di fitofarmaci tutte le stazioni monitorate nel 2023 rientrano nella classe A1, la migliore.

In conclusione i corsi d’acqua della Piana pistoiese sono ancora ben lontani dall’obiettivo del Buono stato ecologico. ARPAT ha sollecitato più volte l’adozione di “interventi correttivi delle pratiche agricole” (leggi vivai) e la progressiva eliminazione dei prodotti fitosanitari ma a giudicare dai monitoraggi queste raccomandazioni finora sono cadute nel vuoto.

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