Oltre la siepe - di Sandro Angiolini

Lontano dagli occhi: autorizzato il primo impianto eolico galleggiante d’Italia

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Sorgerà in Sicilia a oltre 80 km dalla terraferma. Questa tecnologia ha potenzialità enormi ma è necessario accelerare i tempi delle autorizzazioni. 

 

di Sandro Angiolini
24 marzo 2024

È di questi giorni una notizia che credo rallegrerà molte persone sensibili al problema del cambiamento climatico: è stato infatti autorizzato il primo impianto eolico galleggiante in Italia, al largo delle coste siciliane.
Si tratta di una novità importante e positiva per molti aspetti, che provo a sintetizzare:

– la tecnologia che prevede il posizionamento di pale eoliche su speciali piattaforme galleggianti resistenti anche a forti venti diminuisce i costi di installazione e facilita l’eventuale spostamento delle pale stesse (metti che da qui a 10 anni si passi all’Idrogeno…);

– il fatto di poter operare in tali condizioni permette di posizionarsi più lontano dalle coste rispetto ai “tradizionali” (si fa per dire, dato che in Italia ce n’è solo uno) impianti offshore, e quindi di ridurne di molto l’impatto visivo. Quello di cui parliamo si collocherà a oltre 80 km dalla terraferma siciliana;

– si stima che questa soluzione per la produzione di energia verde abbia in Italia un potenziale pari a circa 207 gigawatt (cioè 207 milioni di kw): provate a immaginare quante tonnellate di petrolio riescano a sostituire.

Ricordo tuttavia che presso il ministero dell’Ambiente giacciono ancora tante domande (a gennaio 2024 un report di Legambiente segnalava che c’erano 1.376 progetti in attesa di valutazione) per impianti di produzione di energie rinnovabili, e che in Italia occorrono mediamente sei anni per avere le relative autorizzazioni. Nel frattempo la tecnologia va avanti, e spesso questo costringe a modificare le progettazioni originarie.

Probabilmente varrebbe la pena investire anche nel potenziamento degli uffici che devono giustamente valutare i vari impatti potenziali di questi impianti, altrimenti non si capisce perché alcune parti politiche parlino tanto di sovranità ma poi si trascura di fatto una delle poche carte che abbiamo in Italia per raggiungere un po’ più di autosufficienza: quella energetica, che non è proprio di secondaria importanza.

 

Sandro Angiolini_piccolaOLTRE LA SIEPE è una rubrica settimanale che parte da eventi/notizie relative all’ambiente e all’economia su scala nazionale o internazionale per riflettere su come queste possono impattare sulla scala locale e regionale toscana.

Sandro Angiolini – Figlio di mezzadri, è agronomo ed economista e ha conseguito un Master in Politiche Ambientali presso l’Università di Londra (Wye-Imperial College). Ha scritto numerosi articoli sui temi dello sviluppo rurale e sostenibile e tre libri sull’agriturismo in Toscana. Per 29 anni funzionario presso amministrazioni pubbliche, svolge attualmente attività di consulente economico-ambientale e per lo sviluppo rurale integrato, in Italia e all’estero, oltre a varie iniziative formative e di comunicazione. È fortemente impegnato nel settore del volontariato ambientale e culturale.

È di recente uscito il suo libro “Comunicare meglio-istruzioni per l’uso”, un manuale divulgativo sulle tecniche di comunicazione rivolto ai non addetti ai lavori.
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