Da una ricerca congiunta di Università di Pisa e Consorzio della canapa sia i semi che il canapulo sarebbero efficaci per rimuovere il cromo esavalente.
Redazione
7 marzo 2024
PISA – Circa un anno fa venivano pubblicati i primi risultati delle ricerche seguite all’accordo siglato tra Arpat, l’agenzia regionale per la protezione ambientale, e il Dipartimento di Scienze della Terra dell’Università di Pisa per analizzare e campionare la qualità delle acque, dei terreni e le relative contaminazioni da Keu, le ceneri di risulta del distretto conciario di Santa Croce sull’Arno che, nonostante la presenza di sostanze altamente inquinanti come cromo e arsenico, sono state impiegate in attività edilizie e come sottofondi stradali in diverse opere in Toscana (il caso più eclatante la strada regionale 429).
Dagli studi risultava che “Il Keu al momento della sua produzione contiene cromo esclusivamente trivalente. Ma in presenza di determinate condizioni – che sono le più comuni, cioè ossigeno atmosferico e pioggia – si ossida a esavalente”. E il cromo esavalente è uno “dei più pericolosi contaminanti ambientali, è tossico e cancerogeno per l’uomo”.
La cosiddetta “inchiesta Keu” si era chiusa nel novembre 2022 con la notifica di 26 avvisi inviati dalla Procura di Firenze. Un anno fa la Regione Toscana annunciava che si sarebbe costituita parte civile nel processo d’inchiesta sulle possibili infiltrazioni mafiose e della criminalità organizzata. La Direzione distrettuale antimafia di Firenze ha chiesto il processo per 24 persone tra imprenditori, politici e dirigenti pubblici.
Ta le poche buone notizie che riguardano la vicenda è stata reso noto che è stato stipulato un accordo di collaborazione di ricerca e sviluppo tra il Dipartimento di Scienze della Terra dell’Università di Pisa e il Consorzio per la tutela e valorizzazione della canapa sativa di tradizione italiana (Con.CanapaTu.Val.I.) con l’obiettivo di rimuovere il cromo esavalente [Cr(VI)] presente in acque contaminate. Gli esperimenti sono stati condotti utilizzando fibre di canapa, canapulo e semi di canapa.
I risultati mostrano come sia i semi macinati che il canapulo fine abbattano, in maniera molto efficace, la quantità di cromo esavalente presente nella fase acquosa. Sono stati inoltre effettuati esperimenti “in microcosmo”, ovvero simulando in laboratorio gli effetti dell’infiltrazione di acque piovane (acqua distillata) in un suolo contaminato da Keu con l’aggiunta di canapulo fine alla base.
Il consorzio Con.CanapaTu.Val.I. e le società che vi partecipano (Canapafibra srl e Argeco srls) intendono avviare, in collaborazione con aziende specializzate nelle bonifiche ambientali, apposite iniziative pilota nelle aree attualmente contaminate dal cromo esavalente. Gli interessati possono manifestare la propria adesione a info@concanapatuvali.it
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