Il 5 febbraio è la Giornata Nazionale di prevenzione dello Spreco alimentare. Secondo Coldiretti ogni toscano butta 27 chilogrammi di cibo a testa all’anno.
Redazione
5 febbraio 2024
Dopo le proteste degli agricoltori davanti al Parlamento europeo dei giorni scorsi gli agricoltori toscani si stanno dirigendo verso Roma dopo aver manifestato a Bettolle, Navacchio, Collesalvetti, Piana di Lucca, Firenze e in altre località. La protesta più significativa in Regione ha avuto luogo al casello Valdichiana dell’autostrada A1 a partire dal 30 gennaio. Le motivazioni che spingono gli agricoltori a manifestare sono di diversa natura, così come sono molteplici le opinioni a riguardo di ambientalisti ed esperti.
In evidente contraddizione con quanto sta accadendo oggi 5 febbraio è la Giornata Nazionale di Prevenzione dello Spreco Alimentare istituita dalla campagna Spreco Zero di Last Minute Market con il patrocinio del Ministero dell’Ambiente. In Italia lo spreco alimentare nelle case raggiunge un valore di quasi 7,5 miliardi di euro (13 mld quello complessivo). In un anno si è passati da 75 grammi di cibo gettato ogni giorno a testa a quasi 81 grammi, in pratica più di mezzo chilo a settimana. Si tratta dell’8,05% in più rispetto a un anno fa per un costo annuo a famiglia di 290 euro. A rilevarlo è il rapporto Il caso Italia dell’Osservatorio Waste Watcher International 2024. Il sistema della produzione e del consumo del cibo sembra avere dunque seri problemi a monte e a valle.
Lo spreco alimentare è sì un problema di carattere etico ma anche con notevoli conseguenze in termini di impatto ambientale. Per produrre cibo è necessario utilizzare acqua, terra e soprattutto energie da fonti fossili largamente impiegate per coltivare, spostare, processare il cibo, insieme al metano prodotto dalla digestione anaerobica che si ha quando i rifiuti alimentari vengono buttati in discarica. Lo spreco di cibo è inoltre responsabile di una deforestazione sempre maggiore, che porta a una grossa e inutile perdita in termini di biodiversità.
Secondo l’analisi di Coldiretti Toscana pubblicata in occasione dell’Earth Overshoot Day 2023 del 29 luglio scorso “ogni toscano butta nella pattumiera 27 chilogrammi di cibo a testa all’anno, 100 mila tonnellate se consideriamo tutta la popolazione residente, in una situazione in cui il 15% delle famiglie della regione vive in condizione di povertà relativa e sono migliaia coloro che si rivolgono alle mense dei poveri”. A guidare la classifica degli sprechi sono le abitazioni private dove si butta mediamente circa l’11% del cibo acquistato mentre mense e rivenditori ne gettano rispettivamente il 5% e il 2%.
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