Bonificata un’area degradata di 10 ettari. Tra le novità del progetto “50 Ryder Compact BioGolf” l’assenza di nuove cubature e la costruzione e manutenzione all’insegna del rispetto ambientale.
LIVORNO – Il mese scorso è stato presentato a Roma il progetto “50 Ryder Compact BioGolf”. La Federazione Italiana Golf, con la collaborazione dell’Istituto per il Credito sportivo, Legambiente, FederParchi, Fondazione Univerde e Golf Environment Organization (GEO), si è posta l’obiettivo di realizzare strutture golfistiche multifunzionali a impatto ambientale basso o nullo in aree urbane fortemente degradate. Tra gli aspetti che caratterizzano il progetto, l’assenza di sviluppo di nuove cubature e il processo di costruzione e manutenzione all’insegna del rispetto ambientale, con conseguenti vantaggi anche per le attività turistico-recettive.
A Livorno è stata bonificata un’area di 10 ettari, per anni usata come discarica e ritrovo di spacciatori, distante solo 50 metri dal mare, creando così un elemento importante di riqualificazione per il territorio, ma anche una preziosa opportunità occupazionale. In linea con i principi di ecosostenibilità e difesa dell’ambiente, il Golf Club Livorno ha adottato per la prima volta in Italia la filosofia del campo da golf al 100% biologico e interamente realizzato in macroterma, green compresi, raggiungendo così un risparmio idrico del 40% rispetto ai campi tradizionali. La posizione particolarmente vantaggiosa e strategica del campo ha permesso di avvicinare al golf nuovi utenti con 181 tesseramenti in tre anni.
La Federazione Italiana Golf, attraverso il settore Impianti e Ambiente, ha aperto un canale di collaborazione con i Dipartimenti di Scienza Agraria delle Università di Pisa, Padova, Bologna e Torino per portare avanti ricerche scientifiche in chiave golfistica, rafforzando così il legame indissolubile tra golf e ambiente.
Fonte: FederGolf
Aggiungi un commento