Dopo Firenze manifestazioni anche nella Piana di Lucca e a Grosseto. Da martedì 30 gennaio è previsto un presidio a oltranza al casello A1 Valdichiana.
di Marcello Bartoli
27 gennaio 2024
Sotto la spinta di quanto sta accadendo in Germania e in Francia, anche in Italia sta pian piano prendendo campo la protesta degli agricoltori contro le politiche agricole adottate dall’Europa e dal Governo. In Toscana le manifestazioni sono iniziate da Firenze il 22 gennaio con il Comitato degli Agricoltori Traditi (C.R.A.) anche se la “protesta dei trattori” a piazzale Michelangelo non è mai decollata veramente. In Italia i manifestanti si dichiarano “svincolati” dalle associazioni di categoria principali: Cia, Coldiretti e Confagricoltura.
Nei volantini distribuiti durante le proteste si fa riferimento alla “difesa dell’agricoltura e dei territori martoriati dalle banche, all’attacco delle importazioni selvagge, alla difesa del lavoro e delle piccole imprese saccheggiati dalla politica, al tradimento dei sindacati”. Colpiscono alcune dichiarazioni: “Non ci sentiamo rappresentati dalle organizzazioni di categoria, troppo spesso vicine alla volontà di un’Europa e di un Governo che con i fatti fatti dimostrano di volerci mettere ogni giorno più in difficoltà”.
Le motivazioni della protesta sono tante: a partire dall’ultima legge di Bilancio che reintroduce l’Irpef, gli agricoltori si oppongono alla dipendenza dalle fonti fossili, al voto contrario del Parlamento europeo alla riduzione dell’uso dei pesticidi, alla mancata presa di posizione europea contro gli allevamenti intensivi fino alla liberalizzazione dei nuovi Ogm. Nella lista non mancano l’opposizione allo sdoganamento dell’alimentazione con farine derivate da insetti o con carne sintetica. L’obiettivo delle manifestazioni è colpire le lobby delle multinazionali e delle potenti corporazioni agricole dell’agro-industria.
Dopo Firenze una sessantina di trattori hanno sfilato nei giorni scorsi da Capannori a Lucca per dirigersi verso l’uscita autostradale del Frizzone. La carovana si è snodata lungo le strade della Piana, sulla circonvallazione di Lucca, attraverso via Romana, via Pesciatina e viale Marconi fino a costeggiare le Mura storiche per giungere alla fine in piazzale Don Baroni. Anche a Grosseto sono iniziate nel frattempo le prime manifestazioni di protesta.
Nel Senese diverse centinania di persone, tra agricoltori e camionisti, si sono dati appuntamento all’Hotel Apogeo (a Bettolle, nel Comune di Sinalunga), nei pressi del casello Valdichiana dell’autostrada A1, per coordinarsi e organizzarsi. Per martedì 30 gennaio è previsto un presidio di trattori e altri mezzi, organizzato dalla sigla Riscatto agricolo proprio al Casello A1 Valdichiana. Si prevede l’arrivo di centinaia di persone fra manifestanti, agricoltori, allevatori e camionisti provenienti da molte città toscane, probabilmente anche da Umbria, Emilia Romagna e Lazio.
Per gli organizzatori “l’obiettivo della manifestazione pacifica è quello di attirare l’attenzione e far comprendere le ragioni degli agricoltori vessati, in sinergia con le autorità locali e nella massima legalità”. L’inizio è previsto per le 9 con l’intento di presidiare il casello a oltranza anche nei giorni a seguire. In contemporanea altre due manifestazioni si svolgeranno a Collesalvetti (Livorno) e a Navacchio (Pisa).
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