Quaranta i volontari all’opera che hanno riconosciuto e censito le numerosissime specie che svernano nell’area protetta.
Redazione
16 gennaio 2024
GROSSETO – Si è concluso nel Parco della Maremma il censimento degli uccelli acquatici svernanti. Questi censimenti si svolgono in tutta Europa nel mese di gennaio e sono uno strumento indispensabile per conoscere lo stato di salute delle zone umide, ecosistemi fragili che ospitano molte specie di uccelli anche in via di estinzione. L’attività è coordinata a livello nazionale da ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale) e a livello regionale dal Centro Ornitologico Toscano, l’associazione che dal 1984 si occupa di ricerca sugli uccelli in Toscana.
I 40 volontari ornitologi che hanno preso parte al lavoro si sono suddivisi in squadre per coprire tutte le aree umide del Parco e censire in contemporanea le diverse zone di ricerca: Bocca d’Ombrone, le golene e il padule della Trappola.
I rilevatori, armati di cannocchiali e binocoli, hanno riconosciuto e censito le diverse specie che svernano nel Parco: oche selvatiche, gru, chiurli maggiori, pivieri dorati, pavoncelle, alzavole, germani reali, fenicotteri, aironi, moriglioni, mestoloni, cormorani, falchi di padule e, ovviamente, il falco pescatore. Nella stessa mattina, poco distanti dalla riva, sono state avvistate oltre 3.000 berte minori.
Suggestivo il momento della “spadulata” quando un gruppo di ricercatori ha fatto alzare gli uccelli che stanziano nel padule della Trappola per permettere il conteggio degli esemplari in volo alle squadre di rilevatori appostati nei punti strategici.
“Il censimento degli uccelli acquatici nelle zone umide della Maremma è uno dei momenti di maggior impegno per la nostra associazione – spiega Luca Puglisi, direttore del Centro Ornitologico Toscano – ma anche di particolare soddisfazione per l’abbondanza degli uccelli che le frequentano e il fascino innegabile degli ambienti. I dati raccolti confermano che queste aree ospitano popolazioni così numerose da essere di rilevanza anche internazionale.”
I primi dati del censimento
I primi numeri, ancora in fase di elaborazione, restituiscono un quadro molto ricco, anche se le attuali condizioni climatiche hanno spinto molti uccelli a svernare più a nord.
I dati più rilevanti: Oca selvatica 467; Alzavole 1.611; Germani 561; Mestolone 302; Fenicotteri 87; Piviere dorato 469.
Confermata la grande importanza del Parco per il Chiurlo Maggiore, in declino a livello europeo ma con 124 individui che costituiscono la popolazione più numerosa in Toscana. Quest’anno invece le oche selvatiche, di solito numerose nell’area protetta, hanno preferito spostarsi in prossimità delle risaie di Principina dove ne sono stati contati oltre 1.000 esemplari.
Per il momento sono stati contati oltre 5.000 uccelli acquatici. Si tratta comunque di dati provvisori in attesa di elaborazione definitiva.
Fonte: Parco della Maremma
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