Oltre la siepe - di Sandro Angiolini

Ma un mondo senza carbone e petrolio è possibile?

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Secondo le organizzazioni ambientaliste e molti scienziati sì. Intanto i produttori di petrolio fanno pressione sulla Cop28 per evitare l’uscita dai combustibili fossili.

 

di Sandro Angiolini
10 dicembre 2023

Ma un mondo senza carbone e petrolio è possibile? Secondo le organizzazioni ambientaliste e molti scienziati sì, secondo i principali produttori di queste risorse no. Questa perlomeno la risposta che emerge dal forte dibattito in corso alla COP 28 di Dubai, una conferenza internazionale che si tiene ogni anno per verificare l’avanzamento del principale accordo sulla lotta al cambiamento climatico (l’accordo firmato a Parigi nel 2015).

Lo testimoniano un paio di lettere che 20 Paesi produttori (riuniti sotto la sigla dell’OPEC) hanno inviato ai loro rappresentanti pochi giorni fa, dove li si invita a “rifiutare qualsiasi testo o formula (nel documento definitivo della COP 28, ndr) che miri all’energia, cioè ai combustibili fossili, piuttosto che alle emissioni”. Questa lettera segnala secondo me soprattutto la paura che i produttori di petrolio hanno di perdere mercato rispetto ad altre fonti di energia più pulite e ormai pienamente competitive.

Se così è significa anche che la visione e il percorso che gli ambientalisti sostengono da anni ha un senso: puntare soprattutto su fonti di energia rinnovabile (solare, eolico, idroelettrico), accettare per un periodo di transizione fonti come gas naturale e biomasse ed eliminare progressivamente (ma in fretta…) l’uso di carbone e petrolio. Queste due ultime fonti sono infatti le principali responsabili sia dell’inquinamento dell’aria (con conseguenti morti premature stimate in 300.000 all’anno dentro l’Unione Europea), sia dell’aumento del cambiamento climatico.

L’altra risorsa di cui secondo me si parla poco è il risparmio energetico, sia degli edifici che delle attrezzature che impieghiamo, come imprese e come persone. Io questa settimana cambierò la lavatrice dopo 14 anni: la nuova consumerà la metà di energia per lavaggio e 1/3 in meno di acqua rispetto alla precedente. Se si moltiplicano questi risparmi per milioni di persone una differenza si nota.

La contrapposizione è chiara: da una parte chi ha interesse a continuare a vendere certi prodotti inquinanti, dall’altra chi sostiene che se non interveniamo rapidamente le giovani generazioni si troveranno tra pochi anni in condizioni ancora peggiori di quelle in cui si trovano oggi molti Paesi al mondo. Se volete, i costi legati alla transizione da combustibili fossili a quelli alternativi possono essere visti come il pagamento di una polizza assicurativa: sostengo un costo oggi per non doverne pagare uno ben più alto domani a causa dei danni provocati da un crescente cambiamento climatico.
Il principale problema (su cui giocano i Paesi OPEC) è che prima di vedere i risultati di queste scelte passeranno comunque 20 o 30 anni. Ma sarebbe bene che ricordassero che un paio di decenni è niente rispetto alla storia del nostro pianeta, e tutto sommato anche in confronto all’evoluzione della specie umana.

 

Sandro Angiolini_piccolaOLTRE LA SIEPE è una rubrica settimanale che parte da eventi/notizie relative all’ambiente e all’economia su scala nazionale o internazionale per riflettere su come queste possono impattare sulla scala locale e regionale toscana.

Sandro Angiolini – Figlio di mezzadri, è agronomo ed economista e ha conseguito un Master in Politiche Ambientali presso l’Università di Londra (Wye-Imperial College). Ha scritto numerosi articoli sui temi dello sviluppo rurale e sostenibile e tre libri sull’agriturismo in Toscana. Per 29 anni funzionario presso amministrazioni pubbliche, svolge attualmente attività di consulente economico-ambientale e per lo sviluppo rurale integrato, in Italia e all’estero, oltre a varie iniziative formative e di comunicazione. È fortemente impegnato nel settore del volontariato ambientale e culturale.

È di recente uscito il suo libro “Comunicare meglio-istruzioni per l’uso”, un manuale divulgativo sulle tecniche di comunicazione rivolto ai non addetti ai lavori.
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