L’esecutivo salva la legge regionale della Lombardia che introduce una sanatoria per i detentori di uccelli usati come richiami vivi catturati illegalmente.
8 ottobre 2023
Mentre il Governo italiano cerca di aggirare il Regolamento europeo 2021/57 che proibisce l’uso delle cartucce al piombo nelle zone umide dal Consiglio dei Ministri arriva un nuovo attacco alla biodiversità. È quanto denunciano nel seguente comunicato ENPA, LAC, LAV, Leidaa, Legambiente, Lipu BirdLife Italia, Lndc Animal Protection, Federazione Nazionale Pro Natura, OIPA e Wwf Italia in riferimento alla recente decisione dell’esecutivo di non impugnare davanti alla Corte costituzionale la legge regionale della Lombardia che introduce una sanatoria per i detentori di uccelli utilizzati come richiami vivi e catturati illegalmente.
“Ieri (5 ottobre, ndr), mentre il Parlamento approvava nuove norme incostituzionali a favore dei cacciatori, il Consiglio dei ministri, nonostante il parere tecnico espresso dagli uffici del Ministero dell’Ambiente che ne rilevava l’incostituzionalità, ha comunque deciso di non impugnare davanti alla Corte costituzionale la legge regionale della Lombardia elaborata da un consigliere regionale ex presidente di un’associazione venatoria, che introduce una sanatoria per tutti i detentori di uccelli utilizzati come richiami vivi e catturati illegalmente in natura.
La legge è un vero e proprio regalo a bracconieri e trafficanti che ogni anno alimentano il mercato illecito di questi uccelli selvatici (come merli, tordi, allodole e piccoli insettivori) prelevati illegalmente dai nidi, sia in Italia che all’estero, per poi finire soprattutto nell’area delle Prealpi lombardo-venete dove i cacciatori sono disposti a pagare centinaia di euro per ogni esemplare destinato ad essere rinchiuso in minuscole gabbie per richiamare col suo canto i suoi simili verso le fucilate. L’ultimo anello di questa catena è quello della ristorazione perché questi uccelli di pochi grammi sono destinati a finire sulle tavole anche di ristoranti e sagre per la realizzazione di piatti come lo spiedo bresciano e la polenta con gli uccelli.
La consistenza di questi traffici è attestata dalle numerose operazioni di polizia effettuate dai Carabinieri Forestali e dalle polizie provinciali che ogni anno sequestrano ingenti somme di denaro frutto della vendita illegale di migliaia di uccelli.
Il Governo dovrà rendere conto agli italiani e all’opinione pubblica internazionale del perché di tali scelte criminogene e di tanto accanimento verso la biodiversità e gli animali. Noi ci rivolgeremo alla Commissione europea, perché ormai è provato che, su questi temi, le principali istituzioni pubbliche italiane non operano per il bene comune ma solo per esaudire le folli e irresponsabili richieste del mondo venatorio”.
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