Coldiretti Toscana informa che dal 12 settembre al 12 ottobre le aziende agricole possono richiedere un contributo a fondo perduto fino all’80%.
Redazione
7 settembre 2023
L’agrivoltaico (da non confondere con il fotovoltaico a terra) punta a combinare le colture con i pannelli fotovoltaici ma prevede che questi siano installati a un’altezza tale da consentire il passaggio delle macchine agricole, in modo da conciliare la produzione di energia e le coltivazioni.
Coldiretti Toscana informa che all’orizzonte c’è una nuova opportunità per gli agricoltori che vorranno produrre l’energia elettrica di cui hanno bisogno. Grazie al bando Agrisolare si potranno infatti installare pannelli fotovoltaici sui tetti di stalle e cascine con risorse disponibili che ammontano a 1 miliardo di euro. Per aiutarle a raggiungere quest’obiettivo le aziende potranno contare su finanziamenti a fondo perduto fino all’80%.
Coldiretti si è schierata da tempo contro il fotovoltaico a terra e si è messa a disposizione per il disbrigo delle pratiche del nuovo bando a partire dalle ore 12 del 12 settembre 2023 fino alla stessa ora del 12 ottobre. Si tratta di un sostegno per le imprese agricole e zootecniche che possono contenere i costi energetici, mettersi al riparo dal caro-bollette ma anche cogliere l’occasione per rimuovere e smaltire eventuali coperture di amianto, realizzare l’isolamento termico e rifare, per esempio, le coperture con sistemi di areazione.
“Le risorse messe a disposizione dal bando consentono l’installazione di pannelli fotovoltaici sulle coperture degli edifici agricoli e zootecnici ma senza consumare terreno fertile – spiega Letizia Cesani, presidente di Coldiretti Toscana- ed è questa una condizione essenziale per non stravolgere il paesaggio sostituendo campi coltivati e prati con distese interminabili di moduli fotovoltaici a terra o di tecnologie industriali camuffate da parchi agrivoltaici“.
Il ritardo sulla mancata individuazione delle aree idonee all’installazione e il caos decisionale che deriva dall’assenza di regole di governo del territorio, spiega l’associazione, hanno finito per partorire nei mesi passati una sorta di abusivismo energetico, con un forte consumo di suolo e significativi danni collaterali ecologici ed economici, a cui va posto rapidamente rimedio a tutela del suolo e delle attività agricole.
I soggetti beneficiari del bando sono: gli imprenditori agricoli, in forma individuale o societaria; le imprese agroindustriali; le cooperative agricole che svolgono attività di cui all’articolo 2135 del Codice civile; le cooperative o i loro consorzi; le comunità energetiche rinnovabili (CER); i raggruppamenti temporanei e le reti d’impresa. Gli impianti fotovoltaici potranno avere una potenza compresa tra 6 kWp a 1.000 kWp, con una spesa massima ammissibile per i sistemi di accumulo aumentata fino a 100.000 euro mentre quella per dispositivi di ricarica sale a 30.000 euro. E’ inoltre raddoppiata la spesa massima ammissibile per beneficiario che passa da 1 milione a 2.330.000 euro incluse le spese accessorie (ad esempio per la rimozione dell’amianto).
Sarà poi possibile calcolare il fabbisogno di energia termica complessivo dell’impresa senza il vincolo del doppio dell’autoconsumo di energia elettrica. “Il provvedimento prevede di realizzare, collaudare e rendicontare gli interventi entro 18 mesi dalla pubblicazione del decreto – conclude Coldiretti Toscana – ed eventuali proroghe oggettivamente motivate sono ammissibili se approvate dal soggetto gestore, in ogni caso entro il limite massimo del 30 giugno 2026″.
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