Ecosistema

Falco pescatore, sono 9 i nuovi nati nei nidi della Toscana. Presto spiccheranno il volo

Falco-pescatore-inanellamento_Toscana-ambiente
Il nido di Orti Bottagone dopo l'inanellamento (foto Progetto Falco Pescatore)

Concluse ieri in Maremma le operazioni di inanellamento dei pulli e applicazione del Gps. Si spera di eguagliare il record di involi dello scorso anno.

 

di Iacopo Ricci
20 giugno 2023

L'ideatore del progetto Giampiero Sammuri
L’ideatore del progetto Giampiero Sammuri

GROSSETO – Con una giornata impegnativa quanto ricca di emozioni si è conclusa ieri la campagna di inanellamento 2023 del falco pescatore. A darne notizia è Progetto Falco Pescatore, il team che dal 2006 si adopera per favorire il ritorno in Toscana e in Italia di questo rapace raro e minacciato.
Complessivamente sono 12 i pulli inanellati e ai quali è stato applicato il Gps, tutti quelli nati quest’anno: 9 in Toscana, 3 nel Parco Regionale di Porto Conte in Sardegna. Adesso sarà possibile studiarne il comportamento e seguirli nei loro viaggi.

L’anno scorso con lo stesso numero di nidi (6, di cui 5 in Toscana e 1 in Sargegna) i nati erano stati 14 ma due erano morti prima di arrivare all’involo, quindi se i baby falchi di quest’anno si involeranno tutti sarà eguagliato il record italiano stabilito nel 2022 (leggi qui l’articolo). Le premesse sono buone e gli operatori sono ottimisti: “I pulli di questa stagione erano tutti in buone condizioni e alcuni veramente belli e vigorosi, uno di più di 2 Kg e altri tre che sfioravano tale valore”.

Inanellamento al nido della Diaccia Botrona (foto Progetto Falco pescatore)
Inanellamento al nido della Diaccia Botrona (foto Progetto Falco pescatore)

Si comprenderà meglio l’importanza di tutto ciò se si considera che fino al 2011 il Falco pescatore in Italia era estinto. In Toscana l’ultima nidificazione documentata risaliva addirittura al 1929, isola di Montecristo. Solo grazie al Progetto Falco pescatore, iniziato da Giampiero Sammuri nel 2006 quando era presidente del Parco regionale della Maremma, ha nuovamente iniziato a nidificare. E proprio nel Parco della Maremma nel 2011 si è avuta la prima nidificazione su suolo italiano dopo 42 anni. Poi, con l’aiuto dei nidi artificiali sono arrivate altre coppie che hanno deciso di fermarsi.

Tornando ai falchetti nati quest’anno, al momento di dar loro un nome la scelta è caduta su nomi di cantanti: Parco Regionale della Maremma: Mina; Oasi WWF Laguna di Orbetello: Oxa, Omega; Parco Regionale di Porto Conte: Pavarotti, Pelù, Prince; Riserva Naturale Statale Duna Feniglia: Fiordaliso, Freddy (Mercury); Riserva Naturale Regionale Diaccia Botrona: Caparezza; Oasi WWF Orti-Bottagone: Barbarossa, Bobo, Benji.
Adesso non rimane che attendere gli involi.

Tags






1 Commento

Clicca qui per lasciare un commento

  • Abbiamo visto oggi un falco pescatore al canottiere dei vigili del fuoco sul Arno a Pisa. Bello lo spetaccolo – cercava un pesce per circa 10 min e finalemente ne a preso uno dal fiume.