Ricercatori europei al lavoro per diminuire l’uso di erbicidi in agricoltura. La ricerca italiana riguarda la coltivazione e la filiera del frumento duro toscano.
Redazione
22 maggio 2023
PISA – Nel 2021 oltre un milione di europei aveva chiesto ufficialmente di bandire gradualmente i pesticidi sintetici ma le autorità europee hanno consentito alla Bayer (nuova proprietaria della Monsanto) e ad altre aziende chimiche di distribuire i loro prodotti per altri 5 anni. Lo scorso dicembre, in mancanza di un accordo tra gli Stati membri e nell’attesa delle valutazioni scientifiche dell’Efsa, la Commissione europea ha prorogato di un anno l’autorizzazione all’uso del glifosato che scadrà il 15 dicembre del 2023.
Intanto però diversi gruppi di ricercatori in Europa sono al lavoro per diminuire l’uso di erbicidi in agricoltura, dei quali il glifosate è il più diffuso, e promuovere l’uso dei metodi alternativi per il controllo delle erbe infestanti. Sfruttare la ricerca per accelerare la transizione agroecologica è in linea con gli obiettivi del Green Deal europeo e risponde alla forte domanda delle autorità pubbliche, delle parti interessate e della società a livello nazionale ed europeo.
Per oltre due anni più di 144 esperti, tra i quali il gruppo di Agroecologia del Centro di ricerca in Scienze delle Piante della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, hanno analizzato i possibili modi per eliminare i pesticidi dall’agricoltura su scala europea per lo studio previsionale European Pesticide-Free Agriculture in 2050, pubblicato da INRAE, principale ente di ricerca francese sull’agricoltura.
Sono stati esplorati tre scenari per promuovere i cambiamenti nel sistema agricolo e alimentare, arricchiti dalla valutazione degli impatti misurati sulla sovranità alimentare europea e sull’ambiente per ogni scenario. Per ognuno di essi sono indicati possibili percorsi di transizione europea e regionale dell’intero sistema alimentare, basati su workshop partecipativi condotti in quattro regioni europee. Per quanto concerne l’Italia il contributo su un caso studio specifico riguardante la coltivazione e la filiera del frumento duro in Toscana viene dal gruppo di ricerca della Scuola Superiore Sant’Anna composto dai docenti di Agronomia Paolo Bàrberi e Anna Camilla Moonen, e dai ricercatori Federico Leoni, Stefano Carlesi, Giovanni Pecchioni e Giaime Berti.
Il prossimo contributo della Scuola Superiore Sant’Anna verso la costruzione di un’agricoltura senza pesticidi è previsto durante il prossimo simposio European Reserach alliance -Towards a chemical pesticide free agriculture, in programma a Upsla (Svezia) da martedì 23 a giovedì 25 maggio 2023.
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