Agricoltura

Nascono in Toscana le “fattorie sociali”, approvata la nuova legge regionale

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La norma definisce le attività e i soggetti legittimati a esercitare l’agricoltura sociale. Istituito l’elenco regionale degli operatori. 

 

Redazione
19 aprile 2023

FIRENZE – La legge per le “fattorie sociali” è stata approvata all’unanimità dal Consiglio regionale della Toscana. Il provvedimento va a disciplinare per la prima volta in modo dettagliato un settore che unisce produzione agricola e servizi sociali socio-sanitari, educativi e di inserimento socio-lavorativo.

Nel dettaglio la legge istituisce l’elenco regionale degli operatori di agricoltura sociale denominati “fattorie sociali” e indica le procedure e gli adempimenti per lo svolgimento di queste attività, per favorire il riconoscimento degli operatori di agricoltura sociale e promuovere l’integrazione delle attività sociali sul territorio.

Le fattorie sociali si occuperanno dunque dell’inserimento socio lavorativo di lavoratori con disabilità, soggetti svantaggiati, minori in età lavorativa inseriti in progetti di riabilitazione e sostegno sociale e ancora di rifugiati e immigrati, soggetti affidati in prova ai servizi sociali, condannati alla pena di lavoro di pubblica utilità e minori in età lavorativa inseriti in progetti di riabilitazione e sostegno sociale.

Con questa legge – ha spiegato la presidente della commissione Sviluppo economico Ilaria Bugetti individuiamo quali siano i soggetti legittimati a fare agricoltura sociale, quali siano gli accordi e le collaborazioni anche prevedendo di fare integrazione con i migranti; siamo quindi anche sul tema dell’accoglienza e dell’ascolto in collegamento con i soggetti fragili e gli assistenti sociali delle varie zone”.

 La legge istituisce anche una cabina di regia tecnica per il monitoraggio e la condivisione delle informazioni e interviene sulla “Disciplina delle attività agrituristiche, delle fattorie didattiche, dell’enoturismo e dell’oleoturismo in Toscana” (legge regionale 23 giugno 2003, n. 30) per eliminare tutti i riferimenti all’agricoltura sociale che non potranno più essere svolte nell’ambito delle attività agrituristiche ma saranno tenute a conformarsi alla nuova disciplina. Infine sarà emanato un regolamento che specificherà requisiti e modalità per lo svolgimento delle attività, competenze formative e professionali e modalità per l’iscrizione nell’elenco delle fattorie sociali.

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