55 milioni del Pnrr e 20 di fondi comunitari. Il presidente Giani: “Ci consentiranno di finanziare 300 nuove comunità energetiche”.
di Iacopo Ricci
24 febbraio 2023
Trecento nuove comunità energetiche in Toscana potranno essere finanziate. È di oggi la notizia che il Governo ha avviato l’iter per l’approvazione del decreto che sblocca ingenti risorse per le comunità energetiche rinnovabili: 55 milioni attraverso i canali del PNRR e ulteriori 20 milioni su una linea apposita di fondi comunitari che la Regione Toscana ha deciso di destinare in affiancamento e complementarietà alle risorse PNRR.
Forse è la svolta decisiva che in tanti aspettavano. Da tempo associazioni, amministratori locali e comitati lamentano i gravissimi ritardi nell’emanazione degli strumenti operativi necessari per dare concretezza alle Comunità Energetiche Rinnovabili. La mancanza di regole certe e incentivi finora ha tagliato le gambe a tante realtà nate o in procinto di nascere non solo in Toscana ma in tutta Italia. Tant’è che pochissime sono riuscite a completare l’iter di attivazione e sono già operative.
Adesso la strada dovrebbe essere in discesa. Soddisfatto il presidente Eugenio Giani: “La Toscana è pronta. Questo decreto avvia un percorso in cui abbiamo creduto fortemente fin da subito, quello che porta finalmente la Toscana nel futuro verso un modello energetico più virtuoso. Si tratta complessivamente di 75 milioni di euro che consentiranno di finanziare circa 300 nuove comunità energetiche in Toscana, installare 80 Mw di nuova potenza da energia rinnovabile, abbattere più di 50.000 tonnellate di Co2 ogni anno”.
Appena sarà fornito un testo ufficiale, fanno sapere dalla Regione, se ne studieranno i contenuti tecnici. “Ma per noi già questa notizia costituisce forte motivo di soddisfazione dato che a più riprese avevamo sollecitato il Ministro proprio in tal senso – prosegue Giani – Siamo convinti che le comunità energetiche rappresentino una grande opportunità per il nostro territorio e siano lo strumento migliore per una transizione energetica fondata su forme di azione collettiva, di economia collaborativa, di compartecipazione e condivisione”.
In attesa che da Roma la situazione si sbloccasse la Toscana comunque si è mossa per farsi trovare pronta. Una delibera del marzo 2022 ha assegnato all’Agenzia Regionale Recupero Risorse il compito di fare informazione sui territori; qualche mese dopo è entrata in vigore la legge regionale n. 42/2022 denominata “Promozione e sostegno delle comunità energetiche rinnovabili” nata per agevolare la produzione, lo scambio e l’accumulo di energia rinnovabile per l’autoconsumo.
Caro Sig. Iacopo Ricci, purtroppo se uno non si ferma ai proclami dei politici la costituenda normativa italiana non è molto a favore degli utenti finali per i meccanismi economici che sottostanno al modello virtuale pensato da GSE, anzi, sembra quasi che in certe parti sia stata pensata solo per grandi impianti di grandi aziende del settore anziché tanti piccoli e medi impianti.
Sarà la solita corsa italiana ai fondi europei disponibili una torta su cui abbuffarsi fino a esaurimento, creando le CER solo con questi fondi.
Se vuole approfondire il tema sono con piacere disponibile a confrontarsi, grazie.