Venerdì 3 febbraio un flash mob dei giovani attivisti di Youth4Planet e un dibattito pubblico su rigassificatore e politiche energetiche.
Redazione
2 febbraio 2023
PIOMBINO (Li) – A Piombino lo stato d’emergenza ambientale sembra non cessare mai. Le acciaierie hanno rappresentato una delle principali fonti di inquinamento e hanno aumentato l’insorgenza di molte malattie. L’abbandono della centrale Enel vicino alla spiaggia ha lasciato inquinamento e torri visibili da lontano. Verso la città è possibile trovare ancora i magazzini di quello che era lo stabilimento Dalmine, dove invece oggi vengono lavorati prodotti pericolosi.
Piombino è stata dichiarata Sin da parte del Governo, ovvero sito contaminato da bonificare. Nello specifico studi epidemiologici nazionali, come quello di Sentieri, fanno luce su alcune malattie segnalate a Piombino in percentuali più elevate rispetto alla media regionale.
Verso il porto sarà comunque ormeggiato l’impianto di rigassificazione, una nave lunga 300 metri e larga 40, che potrebbe generare ulteriori problemi legati ad esempio al cloro che verrà utilizzato per raffreddare il gas naturale liquefatto (Gnl) e che sarà poi inevitabilmente sversato in mare, a poca distanza da prestigiosi allevamenti ittici. C’è da considerare poi che in estate partono 120 corse al giorno per l’Elba e la Sardegna, il passaggio dei traghetti avviene a poche decine di metri da dove sarà ormeggiato il rigassificatore, pertanto non si può escludere il rischio di un incidente dovuto a cause umane o tecniche.
Questi e altri motivi hanno spinto Legambiente Toscana a organizzare una giornata di mobilitazione e impegno per venerdì 3 febbraio, con due sessioni. La prima, un flash mob, si terrà a partire dalle ore 15 in piazza Bovio e sarà condotta dai giovani attivisti di Youth4Planet. L’altra, in forma di dibattito pubblico, si terrà invece a partire dalle 16.30 al Centro Giovani di viale della Resistenza 4 in compagnia di autorevoli relatori. Non si parlerà solo del rigassificatore ma anche e soprattutto di modello energetico.
“Sarà un momento in cui riflettere con approccio laico e plurale sulla situazione energetica del nostro Paese – dichiarano gli organizzatori – sul suo schema di sviluppo e, soprattutto, su una visione che potrebbe nei prossimi anni determinare una integrale conversione ecologica della nostra economia e dei nostri stili di vita. Rifiutare l’idea di uno o più rigassificatori sul territorio nazionale, infatti, per noi non vuol dire affatto perpetuare lo schema angusto dell’ambientalismo del NO, bensì immaginare concretamente un futuro incardinato a un nuovo modello basato sul risparmio, sull’efficienza, sulle comunità energetiche e su tanti impianti da fonti rinnovabili armonicamente inseriti sui territori“.
Tra i relatori del dibattito pubblico ci saranno: Stefano Ciafani, presidente nazionale di Legambiente; Fausto Ferruzza, presidente di Legambiente Toscana; Alessandro Giannì, direttore campagne Greenpeace Italia; Roberto Mari, delegato regionale Wwf Italia; Fabrizio Bianchi, epidemiologo ambientale.
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