Mario De Longis, referente Plastic Free per la provincia di Pisa: “Un disastro, ci vorrebbe un lavoro di settimane per riportarla a uno stato naturale”.
di Gabriella Congedo
3 ottobre 2022
PISA – Una distesa di rifiuti tra bottiglie di plastica, cotton fioc e il maledetto polistirolo che si frantuma in pezzetti piccolissimi e si può togliere solo setacciando a mano la sabbia. Così era ridotta la spiaggia del Gombo a San Rossore, un’area protetta racchiusa tra le foci dell’Arno e del Serchio dove resistono le dune e nidifica il fratino. E così si è presentata agli occhi degli oltre 300 volontari provenienti da tutta la Toscana che domenica 2 ottobre hanno partecipato alla giornata di pulizia organizzata – per il secondo anno consecutivo – dall’Ente Parco San Rossore insieme all’associazione Plastic Free con il supporto del Comune di Pisa.
Si tratta di un evento di volontariato ambientale tra i più importanti della Toscana che mobilita un notevole spiegamento di forze: oltre ai volontari, i gommoni della Lega Navale che forniscono il supporto via mare, le Guardie del Parco e due dei tre dromedari che vivono nella tenuta che aiutano portando i sacchi di rifiuti verso i punti di raccolta. Infine Geofor passa a ritirare i rifiuti.
Arrivate di prima mattina, le persone sono state trasportate sull’arenile grazie ai mezzi messi a disposizione dal Centro visite e sono entrate in azione tra il Gombo e la Buca del Mare. Il bilancio di fine giornata: 8 tonnellate di rifiuti raccolti, comprese molte microplastiche. Tutta spazzatura che arriva dai fiumi e dal mare riversata sulla spiaggia dalle mareggiate. E meno male che questa volta c’erano meno ingombranti sia perché le iniziative di pulizia si sono moltiplicate, sia perché nell’ultimo anno non si sono registrate grosse piene dell’Arno.
Ma ci sarebbe ancora tanto da fare. La spiaggia, pur migliorata, è sempre inquinata. “Un disastro. Ci vorrebbe un lavoro di settimane per portarla a un completo stato naturale” si rammarica Mario De Longis, referente Plastic Free per la provincia di Pisa.
Dappertutto in Toscana volontari e associazioni fanno quello che possono, e anche di più, ma al momento è come svuotare il mare con un cucchiaino. Plastica e immondizia ci assediano ogni parte. “Dobbiamo pensarci quando buttiamo le cassette di polistirolo in mare dopo la battuta di pesca o quando buttiamo nel water i cotton fioc. E tutte le volte che abbandoniamo plastica nell’ambiente – si raccomanda De Longis – Oggi le persone e i bambini che sono venuti hanno visto con i loro occhi cosa possono fare le nostre azioni quotidiane quando sbagliate. Spero che tutto questo serva da monito e insegnamento per fare un cambio di rotta nel futuro”.
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