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Rinnovabili, appello alla politica. Italia Nostra: “No ai grandi impianti”

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Domenica 18 settembre 20 associazioni chiedono garanzie per una vera svolta rinnovabile mentre Italia Nostra non crede agli impianti delle multinazionali.

 

Redazione
14 settembre 2014

FIRENZE – Dopo il via libera del Governo alleolico nel Mugello e al geotermico in Val di Paglia, Italia Nostra Firenze interviene sostenendo la causa delle comunità energetiche locali ma contro i grandi impianti: “Sostieniamo da sempre l’importanza strategica di accrescere la produzione di energia nazionale, ma non attraverso grandi impianti industriali che comportano il massacro dell’ambiente, del paesaggio e della biodiversità, per di più esautorando e umiliando il ruolo istituzionale delle Soprintendenze che restano di fondo incolpevoli”.

Secondo l’associazione ambientalista ci sarebbe una colonizzazione degli spazi da parte delle multinazionali ma non una vera redistribuzione della ricchezza prodotta: “Servirebbe un piano regolatore che definisse le condizioni su cui basare l’installazione degli impianti, affinché le conoscenze dei privati e la salvaguardia dello spazio pubblico lavorino insieme”. 
Italia Nostra ricorda come per lo scrittore e paesologo Franco Arminio “quanto è accaduto fino ad ora, ad esempio con il posizionamento degli impianti eolici, è vicino alla truffa. I benefici per i territori non sono abbastanza e gli interessi delle aziende che realizzano gli impianti prevalgono su quelli dei paesi e della popolazione“. 

In sostanza, secondo l’associazione, ci sarebbe silenzio totale sui valori e sui vincoli presenti per ambiente, paesaggio e biodiversità sui luoghi dove gli impianti avrebbero dovuto essere installati, oltre che sulla colpevole assenza dei criteri e delle mappe che le Regioni e il ministero della Transizione Ecologica avrebbero dovuto da tempo (e almeno entro lo scorso mese di giugno) predisporre, per potere individuare le aree idonee a realizzare questa o quella categoria di impianti.

rinnovabile-rinnovabili-day-Toscana-ambienteNel frattempo venti grandi associazioni nazionali coordinate da Cittadini per l’Italia Rinnovabile chiedono alla politica garanzie e impegni precisi per una svolta rinnovabile necessaria, senza più tentennamenti. Lo faranno in una maratona online, in diretta su Facebook dalle ore 16 alle ore 22 di domenica 18 settembre, che sarà trasmessa sui canali social delle varie associazioni promotrici, tra cui Ecofuturo, Ecolobby e, appunto, Cittadini per l’Italia Rinnovabile.

Nel parterre dei promotori ci sono Legambiente, Wwf, Kyoto Club, Ecofuturo, Ecolobby, Ecolò, Rinascimento Green, Cetri-Tires e le sezioni italiane dei nuovi movimenti mondiali contro il climate change come Fridays for Future ed Extinction Rebellion. Non mancano le associazioni legate all’imprenditoria rinnovabile e dell’efficienza energetica, come Coordinamento free, Italia Solare, Giga, i produttori di pompe di calore (Arse) e di biometano (Cib). Ci sono anche un’associazione sociale storica come l’Arci nazionale e l’Associazione Nazionale Medici per l’Ambiente.

Chiediamo a tutte le liste presenti alle elezioni e a tutti i candidati di rispondere in merito alla nostra agenda politica, con un breve video o un post, e di rendersi disponibili a intervenire in diretta al nostro evento on line del 18 settembre – dichiarano i promotori -La piattaforma politica è molto chiara, concisa e senza ambiguità: sbloccare i GW fermi causa burocrazia, riscrivere il piano nazionale energia e clima e il capacity market, puntare senza indugi su comunità energetiche, mobilità elettrica, agrivoltaico e biometano, migliorare il superbonus ed estenderlo all’edilizia pubblica”.

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