Il governo francese ha appena varato un super incentivo per rendere più green la mobilità. Perché non farlo anche in Italia?
di Sandro Angiolini
28 agosto 2022
È uscita questa settimana sul sito de “La Repubblica” una notizia che riguarda un nuovo incentivo adottato in Francia per sostenere una delle varie forme di mobilità sostenibile: la bicicletta elettrica. I nostri cugini d’Oltralpe hanno pensato infatti di collegare un forte aiuto economico per l’acquisto di un tale mezzo all’abbandono della propria auto; sembra che sia la prima volta in Europa.
Il sistema degli incentivi economici è molto articolato (per chi parla Francese vedere https://www.ecologie.gouv.fr/velo-et-marche), ma la sostanza del provvedimento rimane: per chi abita in zone dove i livelli d’inquinamento dell’aria sono alti il Governo regala fino a 4.000 euro per passare dall’auto a una bici elettrica. Per la quale si moltiplicano accessori in grado di renderla più confortevole e adatta alle molteplici esigenze dei cittadini.
Sarà interessante vedere l’esito di questa misura, che tuttavia promette di essere recepita assai bene in aree urbane dove spostarsi (e soprattutto parcheggiare) con un’auto è molto complicato. Tenendo anche conto che una percentuale sempre maggiore delle famiglie è rappresentata da single (ricordo che in Italia siamo al 33%), e che i costi fissi di gestione di un’autovettura (bollo, assicurazione, manutenzione annuale, etc) sono aumentati notevolmente, si capisce che la bici elettrica può rappresentare un’alternativa interessante per molte persone. Queste dovranno evidentemente combinare l’uso della bici a quello dei mezzi pubblici o di un’auto a noleggio per i trasporti extra-urbani, ma alla fine dei conti il discorso torna e gli impatti positivi per l’ambiente ci sono (anche se si dovrà controllare che le fonti di fornitura per l’energia elettrica siano rinnovabili).
Casualmente, noi Italiani siamo diventati di recente i primi produttori al mondo di bici elettriche, che con il passare del tempo sono diventate sempre più economiche: ormai se ne trovano di buone già attorno ai 1.000 euro.
Cosa vuol dire secondo me tutto questo? In primo luogo che è bene sperimentare sempre soluzioni innovative per andare verso una società più sostenibile: non si capisce perché una misura simile non sia già stata varata in Italia. Poi occorre constatare (soprattutto da parte dei politici) che persone diverse hanno esigenze diverse, e quindi è bene offrire un ventaglio di opzioni differenziate quando si mette a punto un incentivo pubblico.
L’ultima riflessione riguarda le case produttrici di automobili. Già da alcuni anni i sondaggi svolti sui giovani in Europa indicano che l’auto non è più una loro priorità d’acquisto. Forse è il caso che rivedano con attenzione i prezzi di vendita dei modelli di auto elettriche, attualmente ancora altissimi.
OLTRE LA SIEPE è una rubrica settimanale che parte da eventi/notizie relative all’ambiente e all’economia su scala nazionale o internazionale per riflettere su come queste possono impattare sulla scala locale e regionale toscana.
Sandro Angiolini – Figlio di mezzadri, è agronomo ed economista e ha conseguito un Master in Politiche Ambientali presso l’Università di Londra (Wye-Imperial College). Ha scritto numerosi articoli sui temi dello sviluppo rurale e sostenibile e tre libri sull’agriturismo in Toscana. Per 29 anni funzionario presso amministrazioni pubbliche, svolge attualmente attività di consulente economico-ambientale e per lo sviluppo rurale integrato, in Italia e all’estero, oltre a varie iniziative formative e di comunicazione. È fortemente impegnato nel settore del volontariato ambientale e culturale.
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