Collegava Firenze e Siena per poi unirsi alla via Francigena. Barberino Tavarnelle ne attrezza e segnala un tratto insieme all’Università di Firenze.
Redazione
25 agosto 2022
BARBERINO TAVARNELLE (Fi) – Camminare esplorando, lentamente, a piedi, a cavallo, sulle due ruote, lungo il tratto della via Romea Sanese che attraversa il territorio di Barberino Tavarnelle, costellato di badie, pievi, borghi, itinerari naturalistici e magnifici panorami.
Il Comune di Barberino Tavarnelle, promotore di un progetto per la valorizzazione degli antichi cammini, attrezza e segnala l’antica via Romea Sanese, una delle più antiche strade del territorio che metteva in collegamento Firenze e Siena. Un cammino millenario battuto dai pellegrini in viaggio verso i luoghi della fede.
Il nuovo percorso è stato individuato in collaborazione con la guida ambientale, nonché consigliera comunale, Barbara Guazzini.
Via Senese prende il nome da Sanctus Donatus in Pocis riferito a San Donato in Poggio, luogo emblema del percorso che coincideva con la strada regia romana, frequentatissima dai pellegrini che si dirigevano verso l’Urbe nel 1200. Il cammino si separava poi in corrispondenza del ponte romano detto di Romagliano nella frazione di Sambuca in Val di Pesa e conduceva a Siena attraverso la campagna ricollegandosi alla via Francigena.
Il tracciato del percorso è stato realizzato dal DAGRI (Dipartimento di Scienze e Tecnologie Agrarie, Alimentari, Ambientali e Forestali dell’Università di Firenze) in collaborazione con il Comune. “È un itinerario che complessivamente da Firenze a Siena conta un’ottantina di km – spiega l’assessora al Turismo Tatiana Pistolesi -. Il tratto di Barberino Tavarnelle – che tocca alcuni dei siti di maggiore interesse del nostro territorio dal punto di vista naturalistico e storico-culturale come Sambuca Val di Pesa, San Donato in Poggio, Badia a Passignano – è costellato di castelli, torri, borghi, pievi e paesaggi di straordinario pregio”.
Una passeggiata nella storia dunque, che consente di conoscere e apprezzare sentieri, uliveti e vigneti e ripercorre le origini del territorio e di chi lo abitò.
Info: www.barberinotavarnelle.it
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