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Emergenza lupo, la Regione scrive al ministro dell’Ambiente

Lupo_Regione scrive a Galletti

Oltre 1.500 attacchi denunciati nell’ultimo triennio. Allevatori esasperati. Remaschi: “Situazione aggravata negli ultimi mesi. Abbiamo chiesto di poter applicare subito le misure previste dal Piano Lupo”. 

di Gabriella Congedo

Oltre 1.500 attacchi dei lupi denunciati dagli allevatori nell’ultimo triennio. E non più solo nelle aree marginali della Maremma e del senese, ma diffusi ormai su tutto il territorio regionale. Crescono di conseguenza allarme e rabbia. E intanto il cosiddetto ‘Piano lupo’ è ancora bloccato a livello nazionale.

“Si tratta di numeri da capogiro – commenta l’assessore regionale all’Agricoltura Marco Remaschi – che purtroppo non riescono a esprimere la frustrazione dei molti che hanno persino smesso di segnalare le predazioni subite, ma danno l’idea della gravità del problema. La Regione ha cercato di fronteggiare questa situazione investendo somme ingenti in opere di prevenzione (come recinzioni e cani da guardia), rimborsando i danni agli allevatori,  finanziando piani di cattura dei cani vaganti e di alcuni esemplari ibridi nelle aree critiche. Negli ultimi 3 anni abbiamo speso più di 3 milioni di euro”.

Ma tutto questo non basta. E così la Regione Toscana,  con una nuova lettera indirizzata al ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti, chiede di poter già attuare sul proprio territorio le misure (prevenzione, sostegno alle imprese, prelievo) previste dal Piano.

“In questi ultimi mesi i problemi si sono aggravati – continua Remaschi – come dimostra l’aumento degli attacchi e delle aziende costrette a cessare l’attività. Per questo abbiamo deciso di chiedere al ministro dell’Ambiente l’autorizzazione al prelievo in deroga di un numero di capi pari al 5% del totale dei lupi presenti nel nostro territorio. Nel frattempo, confermo l’impegno a individuare nel bilancio regionale 500mila euro per coprire tutte le richieste di indennizzo per danni del 2016, la cui graduatoria è stata approvata pochi giorni fa”.

“Anche nel nostro territorio – interviene l’assessore all’Agricoltura dell’Unione dei Comuni del Mugello Federico Ignesti – si stanno facendo frequenti gli episodi di attacchi di predatori, con tutta probabilità di lupo, con pecore e agnelli uccisi e sbranati. Sono stati denunciati dai nostri allevatori nei mesi scorsi, nelle settimane scorse e gli ultimi sono recentissimi.  L’allevatore non subisce solo il danno dell’animale ucciso. I capi che sono assaliti dai predatori e si salvano subiscono traumi fino a non essere più idonei per la produzione, con il rischio che si comprometta l’attività o l’esistenza stessa di un’azienda. La situazione probabilmente è già fuori controllo e per questo le misure a disposizione non sono sufficienti per fermare questo scempio”.

Da non sottovalutare poi la diffusione di episodi di bracconaggio nei confronti dei lupi. Gli allevatori si sentono soli di fronte a un fenomeno che sembra crescere giorno dopo giorno, e così si fa strada l’idea pericolosa di doversi difendere da soli.

“Gli agricoltori toscani non riescono più a sopportare le conseguenze dei continui attacchi dei lupi – commenta Leonardo Marras, capogruppo PD in Consiglio Regionale – le segnalazioni che riceviamo sono ormai quotidiane, e si aspettano da noi una risposta concreta e immediata. Intanto c’è una notizia positiva: la Commissione europea ci ha autorizzato a superare il limite finanziario dei 15.000 euro in tre anni, ovvero il tanto auspicato superamento del regime de minimis per gli aiuti di Stato, e questo ci permetterà di indennizzare integralmente le aziende colpite dagli attacchi dei predatori“.
Una novità che si potrà applicare sin dal prossimo bando.

 

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