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Invasione di cinghialai sulla Montagnola Senese con la scusa di una gara cinofila

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Immagine d'archivio

L’associazione ecologista GrIG: “La Regione Toscana ha autorizzato in un’area protetta un’attività contraria a ogni principio di rispetto dell’ambiente”.

 

27 Giugno 2022

SIENA – Con il pretesto di un’inesistente gara cinofila l’ultimo fine settimana di maggio un gran numero di cacciatori con auto e relativi cani hanno invaso la Montagnola Senese, il Sito di Importanza Comunitaria tra Casole d’Elsa, Siena, Monteriggioni e Sovicille. A segnalarlo nel seguente comunicato è l’associazione ecologista Gruppo d’Intervento Giuridico (GrIG), nota per i suoi interventi contro i tagli boschivi in quest’area protetta.

Il Sito di importanza comunitaria – SIC “Montagnola Senese”, già noto per le segnalazioni e le denunce sui tagli boschivi indiscriminati e talvolta non autorizzati, è nuovamente protagonista di azioni antropiche che cozzano con qualunque forma di buon senso, di civiltà e di rispetto nei confronti dell’ambiente.

Il fine settimana tra il 26 e il 28 maggio svariate auto cariche di cinghialai e di cani da seguita si sono mosse ininterrottamente, dalla mattina alla sera, tra le strade dei borghi di un’area del SIC. Quando alcuni abitanti, preoccupati del continuo via vai di auto, di sentire latrati e urla nel bosco e nei campi hanno chiesto ai passeggeri delle auto cosa stesse accadendo, è stato risposto loro che si trattava di una gara cinofila autorizzata a livello nazionale.

Le risposte troppo vaghe non hanno convinto e qualcuno si è mosso contattando la Polizia Provinciale di Siena, che è prontamente intervenuta. All’arrivo della pattuglia la manifestazione si è dissolta, sono rimasti solo i cacciatori in cerca dei cani che continuavano a latrare nel bosco. Il giorno successivo cani e cacciatori non si sono più sentiti, cosa che ci ha insospettiti riguardo alla veridicità delle affermazioni sulla “manifestazione”, che si doveva protrarre anche il 29 maggio.

A seguito di una ricerca nel relativo Albo regionale è stata reperita l’autorizzazione n. 9795 del 23 maggio 2022, che era per i terreni di un’azienda faunistico venatoria della zona, non certo per le aree coinvolte effettivamente dalla seguita dei cani e dei loro proprietari. Le zone coinvolte distano dall’azienda autorizzata tra i 4,5 e i 10 chilometri e la maggior parte dei terreni sono proprietà privata.
Di questo aspetto si è occupata la Polizia Provinciale, ente preposto ai controlli e ci auguriamo, quindi, di avere presto notizie a riguardo.

La cosa su cui vogliamo porre l’attenzione è che la Regione Toscana ha autorizzato, scegliendo “magistralmente” ogni parola della “presa d’atto”, un’attività che è contraria ad ogni principio di rispetto dell’ambiente.
Si è concesso in tempi incredibilmente rapidi all’Associazione Nazionale Libera Caccia di organizzare un evento che prevedeva di liberare i cani da seguita al Cinghiale in pieno periodo riproduttivo, in un’area non recintata immediatamente limitrofa al SIC. Ai punti 2 e 3 della “presa d’atto” si prevede la fuoriuscita dei cani dal perimetro dell’azienda faunistico venatoria; al punto 4 si prevedono i danni alla fauna selvatica, domestica, alle colture, alle strutture agricole etc. Tutto già previsto.
Ci chiediamo come sia possibile aver fatto una scelta del genere e vorremmo una risposta.

Chiediamo spiegazioni alla Regione Toscana da anni riguardo a svariati temi: l’assenza dell’attuazione del piano di gestione del SIC, i tagli indiscriminati dei boschi, il rimborso previsto dalla legge sulla caccia per i proprietari che lo richiedono, l’assenza di controlli programmati e regolari di un’aerea preziosa per tutti. Cosa si aspetta a proteggere la Montagnola Senese?

Gruppo d’Intervento Giuridico (GrIG)

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