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La geotermia per coltivare il “super-cibo” dell’alga spirulina

Scolaresca in visita all'impianto pilota (foto Enel Green Power)
Scolaresca in visita all'impianto pilota (foto Enel Green Power)

A Chiusdino il primo impianto al mondo alimentato dal calore geotermico per la coltivazione della micro alga usata come integratore alimentare ed energetico naturale.

CHIUSDINO (SI) – È la prima serra per la coltivazione di alga spirulina con il calore geotermico: si trova a Chiusdino, in provincia di Siena, a fianco di una delle più moderne centrali geotermiche della Toscana.
Già conosciuta nell’antichità, l’alga spirulina è una micro-alga naturale originaria dell’America centrale e dell’Africa centrale che attualmente viene coltivata in speciali fattorie acquatiche soprattutto nelle regioni subtropicali.
L’alga fa parte dei cosiddetti “supercibi”. È usata come integratore alimentare ed energetico naturale grazie alla sua ricchezza di proteine e alle proprietà antibiotiche e antivirali.

Il progetto nasce dall’accordo firmato a gennaio 2017 tra Enel Green Power e Co.Svi.G. (Consorzio Sviluppo Aree Seotermiche) per l’attività di sperimentazione sulla geotermia applicata alla coltivazione di alghe: le due parti hanno stanziato 100mila euro a testa per la realizzazione dell’impianto pilota di Chiusdino, una piccola serra in cui viene coltivata alga spirulina utilizzando sia il calore geotermico che la CO2 carbon free, derivata dal processo di produzione geotermico, utile nel favorire l’attività di coltura delle alghe.

A curare la sperimentazione, insieme a EGP e Co.Svi.G., sono il Dipartimento di Scienze produzioni agroalimentari e dell’Ambiente dell’Università di Firenze e il Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) .
Il dipartimento dell’ateneo toscano, attraverso una start up dell’Incubatore Universitario di Sesto Fiorentino curerà lo sviluppo degli inoculi e la formazione del personale impiegato nell’impianto. Il CNR prenderà in carico la parte di monitoraggio e la caratterizzazione delle colture.

Il progetto ha l’obiettivo di dimostrare la possibilità di sviluppare colture ad alto valore commerciale, in adiacenza alle centrali geotermoelettriche, aumentando le ricadute economiche e occupazionali  connesse alla geotermia.

Fonte: Enel Green Power

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