Tutto quello che bisogna sapere per non rischiare una multa e, soprattutto, per non danneggiare il delicato ecosistema del bosco.
Come, dove e quando si possono raccogliere i funghi? E’ una delle attività più belle che ci riserva l’autunno. Ma ci sono delle regole precise da rispettare, sia per non rischiare una multa, sia per non danneggiare il delicato ecosistema del sottobosco.
In Toscana la raccolta dei funghi epigei (i comuni funghi di prato e di bosco) è disciplinata dalla legge regionale n° 16 del 1999.
Cosa bisogna fare per essere in regola.
Chi vuole raccogliere funghi solo nel territorio del suo Comune non è tenuto a munirsi di alcuna autorizzazione; chi voglia farlo invece al di fuori del Comune di residenza deve dotarsi di un’autorizzazione rilasciata dalla Regione.
Occorre fare un versamento sul conto corrente postale n. 6750946 intestato a Regione Toscana, o un bonifico (codice IBAN IT87P0760102800000006750946), oppure un versamento tramite IRIS.
Gli importi sono di 13 euro per l’autorizzazione personale semestrale, 25 per l’autorizzazione personale annuale.
Per chi risiede nei territori classificati come montani gli importi sono ridotti del 50%. Della stessa riduzione possono beneficiare i ragazzi di età compresa fra i 14 e i 18 anni in possesso dell’attestato di frequenza ai corsi di cui all’art. 17 della legge regionale n. 16 /1999.
Sulla ricevuta del versamento deve essere indicato: “Raccolta funghi’ e le generalità del raccoglitore.
La ricevuta va conservata e portata con sé al momento della raccolta, insieme a un documento di riconoscimento.
Cosa è l’Autorizzazione turistica? È l’autorizzazione che deve avere chi vuole raccogliere in Toscana ma non è residente nella regione. Per ottenerla bisogna fare il versamento con le stesse modalità riportate sopra ma gli importi sono: 15 euro per l’autorizzazione turistica giornaliera; 40 per quella valida 7 giorni consecutivi; 100 per l’autorizzazione turistica valida un anno.
Nella causale, oltre alla dicitura “raccolta funghi”, devono essere obbligatoriamente segnalate la data o l’indicazione della settimana.
Qual è la quantità massima che si può raccogliere? Il limite giornaliero per persona è di 3 chilogrammi a testa, salvo il caso di un singolo esemplare o più esemplari concresciuti di peso superiore; il tetto giornaliero sale a 10 per i residenti nei territori della Toscana classificati come montani che facciano la raccolta nel Comune di residenza.
Non ci sono limiti, invece, per imprenditori agricoli e soci di cooperative agroforestali che, in possesso dell’attestato di idoneità al riconoscimento delle specie fungine rilasciato dagli Ispettorati micologici, facciano la raccolta nella provincia di residenza.
In questo caso occorre inoltrare una segnalazione certificata di inizio attività (SCIA) allo Sportello unico per le Attività produttive (SUAP).
Dove e quando si può raccogliere? La raccolta dei funghi si può fare nei boschi e terreni non coltivati dove sia consentito l’accesso e la raccolta stessa non sia riservata.
Il limite orario è da un’ora prima del sorgere del sole a un’ora dopo il tramonto.
Non si devono usare strumenti che rovinano il micelio, lo strato superficiale del terreno e gli apparati radicali (rastrelli).
I funghi devono essere riposti in contenitori rigidi e areati, adatti a diffondere le spore. L’ideale sono i classici panieri di vimini.
È vietato l’uso di sacchetti di plastica.
Fonte: Cia Toscana
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