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Il Consiglio regionale della Toscana dice no alla base militare nel Parco di San Rossore

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Il presidente del Consiglio regionale della Toscana Antonio Mazzeo

Approvate tre mozioni (Pd, Movimento 5 stelle e Italia Viva). Si chiede di individuare soluzioni alternative purché siano fuori dal Parco.

 

Redazione

FIRENZE – No alla cittadella militare da 73 ettari all’interno del Parco di San Rossore. Il Consiglio regionale della Toscana si è espresso chiaramente e chiede che siano individuate soluzioni alternative da negoziare con il Governo e le autorità militari, magari utilizzando immobili dismessi e vecchie caserme. Ma fuori dal Parco.
Questo il succo delle tre mozioni approvate ieri dall’aula: con voto unanime quella del Movimento 5 stelle, a maggioranza una del Pd e una di Italia Viva. In contemporanea nella caserma Baldissera, a 50 metri di distanza, i Carabinieri presentavano il progetto ai rappresentanti delle istituzioni.

La mozione del Pd impegna la Giunta a intraprendere “ogni azione utile, anche di concerto con l’Ente parco di Migliarino, San Rossore e Massaciuccoli, il Comune di Pisa e gli altri enti locali interessati, al fine di avviare un confronto con il Governo, in particolare con il Ministero della Difesa, e con le autorità militari, teso a scongiurare un intervento fortemente impattante sotto il profilo ambientale in un luogo soggetto a tutela”.

Sulla stessa linea la mozione di Italia Viva che chiede alla Giunta regionale di attivarsi presso il Governo, e in particolare presso il ministero della Difesa, per “scongiurare la realizzazione del progetto infrastrutturale nella zona del parco di Migliarino, San Rossore, Massaciuccoli dato il suo elevato impatto ambientale e paesaggistico”. Occorre, prosegue il documento, “individuare un’altra localizzazione nel contesto regionale recuperando strutture immobiliari o opifici dismessi da riconvertire o ristrutturare”.

La mozione del Movimento 5 Stelle approvata all’unanimità chiede alla Giunta regionale di ricostruire l’iter autorizzativo che ha portato all’individuazione dell’area di Coltano, all’interno del Parco di Migliarino San Rossore, per la costruzione della struttura a uso militare. L’atto impegna poi la Regione Toscana a procedere a un immediato confronto con il Governo, in particolare con il Ministero della Difesa e con le autorità militari, per la rinegoziazione della localizzazione dell’opera.
Pur riconoscendo il ruolo e l’importanza delle funzioni dell’Arma – ha commentato la capogruppo Irene Gallettiriteniamo che le strutture per sopperire alle necessità dei carabinieri del Gis, del Tuscania e del Nucleo cinofili insieme al neo costituito reparto di tutela della biodiversità possano trovare spazio in aree militari già attive o immobili abbandonati o in disuso, che sono molti in quella zona”.

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