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Eolico nel Mugello: Italia Nostra e Cai fanno ricorso al Tar contro la Regione Toscana

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Monte Giogo (foto Regione Toscana)

Chiedono l’annullamento di tutti gli atti di approvazione del progetto di impianto eolico da 80 milioni di kWh annui sull’Appennino mugellano.

 

di Iacopo Ricci

VICCHIO, DICOMANO (Fi) – Italia Nostra Nazionale e Club Alpino Italiano sezione di Firenze hanno presentato ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale (TAR) contro la Regione Toscana. Chiedono l’annullamento di tutti gli atti di approvazione del progetto di impianto eolico sull’Appennino mugellano.

Lo scorso 11 febbraio la Regione ha dato il via libera al nuovo impianto eolico che sorgerà nel Mugello sul Monte Giogo di Villore, tra Vicchio e Dicomano. Il progetto prevede la realizzazione di sette aerogeneratori (in origine erano otto) destinati a produrre 80 milioni di kWh annui. Un impianto che consentirà, secondo i calcoli della Regione, di risparmiare circa 40 mila tonnellate all’anno di CO2 e soddisfare il fabbisogno energetico di 100 mila persone.

Fin da quando è stato presentato, più di due anni fa, il progetto ha visto la forte opposizione di associazioni ambientaliste, istituzioni e comitati di cittadini che temono l’impatto negativo delle turbine e dei lavori per costruirle sul paesaggio, sull’ecosistema e sull’economia della montagna. Il fronte del “No” è molto ampio. Hanno dato parere negativo la Soprintendenza della Città Metropolitana di Firenze e il Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi. Si è opposto il Comune di San Godenzo. Un coro di no è arrivato anche dal Comune di Marradi, dall’Unione dei Comuni del Valdarno e Valdisieve e, sul versante tosco-romagnolo, dal Comune di Portico San Benedetto, della Soprintendenza per le province di Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini e dall’Unione Comuni della Romagna Forlivese.

Adesso Italia Nostra e CAI, in quanto associazioni di livello nazionale legittimate a impugnare atti amministrativi in materia ambientale, hanno deciso di giocare la carta del ricorso grazie anche a una raccolta fondi che ha permesso di affrontare le spese legali.
Una decisione, scrivono in una nota, “maturata da tempo tra le tante associazioni, comitati e cittadini contrari alla devastante realizzazione dell’impianto eolico industriale sul crinale in un ambiente fragile e ancora incontaminato, ricco di foreste e di biodiversità al confine con il Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi”. Tra queste Dicomanocheverrà, Mugello in Movimento, Atto Primo Salute Ambiente Cultura, Movimento per la Terra, Rete Toscana a Difesa del Verde Pubblico, Comitato per la tutela del crinale mugellano.

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