La segnalazione di una lettrice: “Con la manutenzione del verde urbano non si fa il cambio di stagione come per gli abiti negli armadi di casa”.
POGGIBONSI (Si) – Gli alberi non sono banali arredi urbani che possono essere rimossi a piacimento. Così scrive Donatella Mercatelli che ci segnala un caso di cattiva gestione del verde urbano in largo Campidoglio a Poggibonsi: dopo il taglio di quasi tutti i pini nel 2018 i nuovi alberelli vengono sistematicamente lasciati seccare in estate per essere poi ripiantati in primavera.
La primavera è il risveglio della natura e porta con sé i germogli di nuove piante, le foglioline e i fiori sui rami. A Poggibonsi, in Largo Campidoglio, sono arrivati i nuovi alberelli di ricambio già grandicelli e belli fioriti. Dopo il taglio della maestosa alberatura di piazza Mazzini ad agosto 2018 per far luogo alla realizzazione del progetto “Intervento di riqualificazione di Piazza Mazzini” (importo 2,3 milioni di euro), a settembre dello stesso anno sono stati tagliati anche 24 dei 27 pini della pinetina di Largo Campidoglio, sulle sponde del torrente Staggia.
Il taglio dei 24 pini sembra esser stato determinato da una potenziale situazione di pericolo: “Scopo degli interventi è quello di garantire adeguate condizioni di sicurezza ai fruitori delle strade, ed eliminare possibili problematiche legate alla vicinanza delle alberature agli edifici di civile abitazione prospicienti le vie interessate” (determinazione dirigente Settore Lavori Pubblici Comune di Poggibonsi n. 184/LP del 26 giugno 2018).
Tuttavia, della potenziale situazione di pericolo determinata dalla pinetina di Largo Campidoglio non si conosce alcuna preventiva valutazione da parte delle competenti strutture pubbliche (Vigili del Fuoco, Protezione civile, ecc.). Inoltre, le sponde del torrente Staggia, per una fascia di 150 metri, sono tutelate con vincolo paesaggistico (vedi Gruppo d’Intervento Giuridico: “E’ stato autorizzato il taglio della pinetina di largo Campidoglio a Poggibonsi?)
Da allora il Comune ogni primavera anche a Largo Campidoglio sostituisce gli alberelli dell’anno passato che, come ogni estate, sono stati lasciati seccare. Ma gli alberi non sono non sono usa e getta. La manutenzione del verde urbano non significa infatti fare il cambio stagionale come per gli abiti negli armadi di casa. La manutenzione del verde cittadino non è questa.
Questo modo di fare è solo un modo cialtrone di volere fare intendere ai cittadini, purtroppo spesso distratti, che il Comune è attento a curare i suoi alberi e le sue siepi. Ma chi ha occhi per vedere comprende che si tratta di spreco continuo di vita vegetale con denaro pubblico. Vita vegetale gettata via senza ritegno facendo passare per cura una “manutenzione” che non è altro invece che “sterminio programmato “di preziosi alberi e siepi, colpevolmente lasciati seccare in attesa della loro sostituzione. Così facendo inoltre gli alberelli non potranno mai crescere e diventare capaci di offrire gli innumerevoli benefici che solo gli alberi adulti e grandi possono dare.
È bene ricordare che gli alberi non sono banali arredi urbani, non sono panchine, non sono cestini per i rifiuti che possono esser rimossi a piacimento. Oltre a fornire ossigeno e far respirare i centri abitati, ne costituiscono parte importante del valore culturale e ambientale e sono difesi dalla specifica normativa di tutela.
Si ha fiducia che questa primavera, nel triste presente della pandemia e della guerra tornata in Europa ma carica di speranze per un futuro migliore, porti a tutti la consapevolezza che la vita umana è indissolubilmente legata alla vita della terra e al suo manto verde costituito da tutti i suoi alberi, le sue erbe e le sue siepi, tra cui quelle preziosissime delle città. Ci si augura che porti il buon senso agli amministratori cittadini che hanno la responsabilità di preservare, far crescere e aumentare il verde urbano, secondo le normative vigenti, prima tra tutte la legge della Stato italiano 14 gennaio 2013 n. 10 “Norme per lo sviluppo degli spazi verdi urbani”.
Con questa speranza nel cuore auguro a Poggibonsi, alla Terra e a tutto il mondo il miglior futuro possibile.
Donatella Mercatelli
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