L’assessore all’Ambiente Monia Monni illustra le linee guida del Piano ma secondo i pentastellati manca un vero processo di partecipazione.
Redazione
FIRENZE – L’assessore regionale all’Ambiente Monia Monni , davanti a un’aula che ha visto la presenza della sola maggioranza, ha illustrato, attraverso un’informativa, le linee guida del Piano regionale su rifiuti e bonifiche. “Tra gli obiettivi che il Piano si prefigge c’è quello di recuperare quanta più materia possibile migliorando la raccolta differenziata – ha dichiarato – chiudendo il ciclo degli urbani e creando una vera e propria industria del riuso a forte regia pubblica, e lo fa partendo dal nuovo strumento dell’avviso pubblico”.
L’assessore Monni ha delineato gli obiettivi, primo fra tutti ridurre la produzione dei rifiuti e spingere sul riuso, puntando “con decisione su tutto il territorio regionale ad azioni di prevenzione, valorizzazione delle esperienze virtuose, ad azioni di preparazione al riutilizzo e all’attivazione di sinergie con il sistema produttivo”. Ha anche annunciato il rafforzamento delle azioni già avviate per la riduzione della plastica monouso, per il riciclo della plastica e contro la dispersione dei rifiuti in mare.
Tra gli obiettivi dichiarati nel Piano c’è il miglioramento quali-quantitativo delle raccolte differenziate per raggiungere l’80-85 per cento nel 2035. Per arrivarci si pensa a un’estensione degli obblighi e l’ulteriore implementazione delle raccolte separate dei rifiuti organici, tessili e domestici pericolosi, nonché dei Raee (rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche), dei rifiuti ingombranti e assorbenti, anche rafforzando i centri di raccolta e creandone di nuovi, specifici e di prossimità. L’obiettivo è il 65 per cento di riciclo di materia al 2035.
La strada sembra quella di puntare anche sull’innovazione tecnologica e ricorrere a un avviso pubblico esplorativo per raccogliere manifestazioni di interesse alla costruzione di impianti di riciclo e recupero. Confermata la decisione di non ricorrere a nuovi inceneritori mentre agli impianti esistenti si affiancheranno soluzioni che sfruttano tecnologie alternative e minimizzano l’emissione di CO2 in atmosfera. Il Piano regionale sembra voler proseguire il percorso già in atto di progressiva diminuzione del numero delle discariche esistenti, fino a raggiungere la soglia massima del 10 per cento di smaltimento degli urbani al 2035. “L’obiettivo del Piano regionale su rifiuti e bonifiche – ha concluso l’assessore Monni – è quello di puntare all’autosufficienza della Regione“.
Il Movimento 5 Stelle, rappresentato in Consiglio regionale dalla capogruppo Irene Galletti e da Silvia Noferi, insieme alle altre forze di opposizione, ha invece abbandonato l’odierna seduta di Aula. “La Comunicazione sui rifiuti e sulle bonifiche presentata oggi in Aula doveva servire a dare contezza al Consiglio regionale delle intenzioni della Giunta e consentire a tutte le forze di opposizione, ma anche di maggioranza, di dare il proprio contributo presentando atti mirati a rappresentare varie istanze della cittadinanza – attacca la Galletti – ma sappiate che gli indirizzi sono già stati dati nel momento stesso in cui sono stati presentati i bandi, ormai mesi fa”.
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