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Emergenza clima, la Toscana al sesto posto in Italia per eventi estremi

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Firenze, effetti del tornado del 1° agosto 2015 (foto Legambiente Toscana)

Il bilancio 2021 dell’osservatorio “CittàClima” di Legambiente: “Numeri sempre più preoccupanti, si approvi il Piano nazionale di adattamento”.

 

Redazione

Quello che sta per terminare è stato un anno da codice rosso per il clima. In Italia in 12 mesi sono stati registrati ben 187 fenomeni meteorologici estremi con danni enormi ai territori e nove vittime. Nello specifico 97 casi di allagamenti da piogge intense, 46 casi di danni da trombe d’aria, 13 di frane causate da piogge intense, 11 di esondazioni fluviali, 9 di danni da siccità prolungata, 8 casi di danni alle infrastrutture e 3 di danni al patrimonio storico da piogge intense.

È quanto emerge dalla fotografia di fine anno scattata dall’Osservatorio Nazionale CittàClima di Legambiente, che traccia un bilancio complessivo sugli eventi estremi che hanno colpito l’Italia nel 2021 e offre un quadro aggiornato di quanto avvenuto dal 2010 ad oggi.

Rispetto al 2020 nell’ultimo anno in aumento i danni da grandinate intense (17 rispetto ai 9 nel 2020) e le frane da piogge intense (13 rispetto alle 10 nel 2020), mentre allo stesso livello record i dati sugli allagamenti (97 nel 2021 e 102 nel 2020). Tra le città più colpite al primo posto Roma con 9 eventi estremi seguita da Napoli con 5, Catania con 4, Palermo e Milano con 2.

Per quanto riguarda invece il trend decennale (2010/2021) a livello regionale, la Toscana si colloca al sesto posto tra le regioni più colpite da eventi estremi (80), preceduta da Sicilia (144), Lombardia (144),l Lazio (111), Puglia (94) ed Emilia-Romagna (86).

Nell’ultimo decennio in Toscana abbiamo registrato ben 80 eventi estremi, di cui 10 solo nel 2021. – commenta Fausto Ferruzza, presidente di Legambiente Toscana – È la prova inconfutabile di quanto stia diventando grave e attuale la sfida della crisi climatica. Non in un’isola del Pacifico, ma da noi, in Toscana. Non domani o dopodomani, bensì oggi, anno di grazia 2021. D’altronde, se oggi ricordiamo date come il 5 marzo 2015 (grecalata a 190 km/h) o quella del 1° agosto 2015 (tromba d’aria a Firenze Sud) o, ancora, quella del 10 settembre 2017 (alluvione di Livorno), lo facciamo non per spaventare i cittadini, ma per renderli consapevoli del fatto che eventi che una volta si ripetevano con cadenza ultrasecolare oggi si stanno ripetendo con frequenza inaudita”.

Tra le richieste di Legambiente al Governo la più urgente è l’approvazione del Piano nazionale di adattamento ai cambiamenti climatici, come hanno fatto tutti gli altri grandi Paesi europei, con chiare priorità di intervento in modo da indirizzare le risorse nazionali e i 2,5 miliardi di euro previsti dal PNRR verso interventi davvero utili di messa in sicurezza e riqualificazione.

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