La percentuale regionale è al 62,1%. Buona la raccolta pro capite mentre diminuisce la produzione di rifiuti complessiva.
Il Centro Nazionale dei Rifiuti e dell’Economia Circolare e l’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA) hanno appena pubblicato il Rapporto Rifiuti Urbani con i dati aggiornati al 2020 su raccolta differenziata, gestione dei rifiuti, tassi di riciclaggio, costi dei servizi e lo stato di attuazione della pianificazione territoriale. Anche se i dati della Toscana migliorano, la raccolta differenziata regionale è purtroppo ancora al di sotto della soglia obbligatoria europea del 65% che si sarebbe dovuta raggiungere entro il 31 dicembre 2012.
Ad eccezione della Val d’Aosta, la cui produzione è rimasta stabile, tutte le regioni italiane hanno fatto rilevare un calo significativo dei rifiuti prodotti e la Toscana ha fatto registrare un -5,4%. Una conseguenza dell’emergenza sanitaria, spiega Ispra: le misure di restrizione adottate e la chiusura di diversi esercizi commerciali hanno influito sui consumi nazionali determinando un calo della produzione di rifiuti superiore a un milione di tonnellate.
Per quanto riguarda i valori pro capite la produzione più elevata, analogamente agli anni precedenti, si rileva per l’Emilia Romagna con 640 chilogrammi per abitante per anno, pur se in calo del 3,5% rispetto al 2019. Seguono la Valle d’Aosta con 613 chilogrammi e la Toscana con 587 chilogrammi.
A livello provinciale il più alto valore di produzione pro capite si riscontra per la provincia di Reggio Emilia con 775 chilogrammi per abitante per anno. Tra le province con produzione pro capite compresa tra i 600 e i 700 chilogrammi per abitante rientrano altre quattro province dell’Emilia Romagna (Piacenza, Ferrara, Modena e Forlì-Cesena), quattro province toscane (Livorno, Grosseto, Lucca e Massa Carrara) e la provincia di Aosta.
Nel 2020 la più alta percentuale di raccolta differenziata è conseguita, analogamente al 2019, dalla regione Veneto. La Toscana si colloca al 62,1%. Come negli anni precedenti tutte le regioni del Nord, fatta eccezione per la Liguria, si collocano al di sopra della media nazionale di raccolta pro capite, pari a 308 chilogrammi per abitante per anno. Supera tale media anche la Toscana (365 chilogrammi). Per quanto riguarda la produzione e la raccolta differenziata delle Città Metropolitane, i maggiori livelli di produzione pro capite si rilevano per Bologna (563 chilogrammi per abitante), Firenze (558 chilogrammi) e Venezia (548 chilogrammi).
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