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I mufloni dell’isola del Giglio sono salvi: firmata intesa tra Parco, Wwf e Lav

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Sospesi gli abbattimenti. Il Parco Arcipelago Toscano e le associazioni si impegnano a trovare le collocazioni migliori per gli animali.

 

di Iacopo Ricci

ISOLA DEL GIGLIO (Gr) – I mufloni dell’isola del Giglio sono salvi. Il Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano ha sospeso gli abbattimenti previsti dal progetto Let’s Go Giglio grazie all’accordo firmato ieri tra Parco, LAV (Lega Antivivisezione) e WWF Italia. Gli animali non saranno abbattuti ma catturati e trasferiti altrove, probabilmente in aree protette.

Da giorni si stava cercando freneticamente una soluzione al problema. Il Parco si era detto disponibile a confrontarsi con gli animalisti ma aveva messo subito in chiaro che i mufloni sull’isola non ci potevano più stare.
Decisivo l’incontro di ieri a Roma tra i rappresentanti del Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano con il presidente Giampiero Sammuri e il vicepresidente Stefano Feri, del WWF Italia con la presidente Donatella Bianchi e della LAV con il presidente Gianluca Felicetti e Massimo Vitturi. E alla fine l’accordo è stato trovato.

Si parte dalla constatazione che il muflone è una “specie non autoctona” all’isola del Giglio e, come si ricava dal progetto presentato dal Parco, la sua presenza sull’isola è incompatibile con il successo delle azioni di conservazione e rinaturalizzazione. Non è praticabile nemmeno la soluzione di mantenere i mufloni sull’isola in aree recintate, come qualcuno aveva proposto, perché è stata proprio la fuga dai recinti la prima causa della diffusione incontrollata della specie nell’isola.

Nell’intesa il Parco dell’Arcipelago Toscano ha confermato la sospensione degli abbattimenti del muflone e un’intensificazione delle catture, per le quali le associazioni firmatarie si sono impegnate a collaborare anche con propri volontari. Si parla di alcune decine di animali, tra i 40 e gli 80.

Si è quindi deciso di costituire un gruppo di lavoro formato da esperti e tecnici nominati dal Parco e da rappresentanti di LAV e WWF per trovare entro il termine di 30 giorni le collocazioni migliori per gli animali che saranno catturati. Una di queste potrebbe essere il Centro Recupero Animali Selvatici (CRASM) di Semproniano in Maremma, dove già l’associazione Irriducibili Liberazione Animali ha portato alcuni mufloni del Giglio.

Il Parco si impegna poi a finanziare le operazioni e disporre controlli per contrastare l’ingresso di specie aliene sull’isola del Giglio in collaborazione con i Carabinieri forestali. LAV e WWF parteciperanno alle operazioni di cattura, trasporto e sterilizzazione dei mufloni.
Infine le associazioni firmatarie si impegnano a collaborare a iniziative di informazione e sensibilizzazione per prevenire l’introduzione delle specie aliene, a garanzia della tutela della vita degli animali e degli habitat.

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