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Performance ambientali delle città toscane, dati in chiaroscuro

Il rapporto annuale di Legambiente sulle Performance ambientali delle città toscane vede dati in charoscuro

Il rapporto annuale di Legambiente rileva dati preoccupanti per molte città. Siena passa dal 2° posto del 2009 al 53° attuale.

 

di Marcello Bartoli

E’ stato pubblicato alcuni giorni fa lo studio annuale Ecosistema urbano, rapporto sulle performance ambientali delle città, curato da Legambiente in collaborazione con l’istituto Ambiente Italia e Il Sole24Ore. I numeri del rapporto prendono in considerazione principalmente gli obiettivi dell’Agenda Onu 2030 e sono piuttosto impietosi, con luci e ombre per quanto riguarda la Toscana.

Economia civile

Tra i buoni esempi di sostenibilità il rapporto menziona il Distretto dell’Economia civile della provincia di Lucca, spinto dal progetto regionale Toscana circolare di Legambiente Toscana con la Regione. Il Distretto, costituito formalmente dalla Provincia, è  il risultato del tavolo di Economia civile promosso da Caritas Diocesana locale, Legambiente Capannori e Piana lucchese e nasce per promuovere a tutto tondo i temi dell’Economia civile.

Trasporti e qualità dell’aria

Tra i progetti virtuosi troviamo quello della superciclabile che collegherà Firenze a Prato: 15 chilometri che daranno una svolta all’intero sistema di mobilità in un quadrante molto congestionato dal traffico e tagliato in due dall’autostrada del Sole. Per i mezzi pubblici, a Siena prendere il bus resta un’alternativa valida anche se nel 2019 si presentava in linea con le migliori esperienze di città più grandi mentre quest’anno i dati scendono a 78 viaggi per abitante. Per la qualità dell’aria, in relazione ai limiti di legge Ue e ai valori guida dell’OMS, Pisa risulta essere tra le città con valori sufficienti mentre Firenze, Grosseto, Livorno, Lucca, Massa e Prato sono tra quelle con valori insufficienti.

Incidenti stradali

Nel 2020 il numero di morti per incidenti stradali, per 100mila abitanti, è più elevato della media nazionale (5,3) in 9 regioni (da 9,2 del Molise a 5,6 della Toscana). Il marcato aumento delle vittime tra i ciclisti, soprattutto su strade statali nell’abitato e fuori città, è associato anche a una crescita degli incidenti stradali che coinvolgono biciclette: in Toscana 10.350 incidenti, con 152 morti e 13.187 feriti. Tra le città con la maggiore estensione di isole pedonali in mq/abitante Lucca si attesta su 6,73 mq per abitante, Firenze all’1,15 mentre Siena allo 0,88.

Dispersione idrica

Tra i dati interessanti ci sono le percentuali di dispersione della rete idrica che vedono Siena con il 20%/25% di acqua sprecata mentre Firenze, Pisa, Livorno, Grosseto e Massa superano la soglia del 25%, con Firenze al 30,9%. Ad Arezzo è stato assegnato invece un bonus per l’adozione di politiche e misure per il recupero delle acque meteoriche, la fitodepurazione e/o il recupero delle acque grigie.

Rifiuti

La Toscana destina fuori regione un quantitativo di rifiuti organici pari a oltre 212.000 tonnellate (+35,4% rispetto al 2018), di cui 104.000 tonnellate (49%) sono destinate in Veneto, circa 64.000 tonnellate (30%) in Lombardia e oltre 22.000 tonnellate in Emilia Romagna (10,4%). Quantitativi meno rilevanti sono avviati in Umbria, Friuli-Venezia Giulia, Lazio e Piemonte.
Per la frazione umida (scarti di cucina, mensa e ristorazione e rifiuti dei mercati), a Lucca il valore è superiore ai 130 chilogrammi per abitante per anno sino ad arrivare a 168 chilogrammi per abitante. La città si è aggiudicata un bonus per l’adozione della tariffa puntuale e l’estensione del servizio di raccolta domiciliare dei rifiuti a tutta la popolazione. Prerequisito per l’aggiudicazione del bonus è il raggiungimento del 75% di raccolta differenziata.

Il crollo di Siena

Nella classifica generale Siena si colloca solo al 53° posto sui 105 Comuni interessati. Interviene in modo severo Legambiente Siena: Siena si piazzava al 2° posto in Italia nell’edizione 2009 del rapporto e al 6° in quella del 2010. 13 anni fa figurava tra le prime città nel Paese come intensità di uso del traporto pubblico urbano, installazione di pannelli solari termici su edifici pubblici e livello di partecipazione ai processi di programmazione rilevanti per l’ambiente. Buoni anche i risultati per ciò che riguardava l’inquinamento da particelle sottili nell’aria (22° posto), per il tasso di raccolta differenziata dei rifiuti (29° posto) e soprattutto per l’estensione di ZTL e di verde pubblico fruibile pro capite (16°posto)”.
Nel rapporto 2021, invece, Siena non figura tra i primi 10 posti in nessuno dei 18 indicatori di qualità ambientale. E’ anche maglia nera per consumo pro capite di acqua potabile e nella quantità di piste ciclabili/abitante, ha una quantità media di raccolta differenziata dei rifiuti assai inferiore alla media nazionale (che ha ormai superato il 59%) ed è stata largamente superata da tante altre città in termini di verde pubblico disponibile e di impianti di energie rinnovabili installati.

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