I rappresentanti di più di 20 governi riuniti in Palazzo Vecchio l’11 settembre. E la Toscana si candida a diventare centro di eccellenza mondiale.
FIRENZE – Quando si parla di geotermia la Toscana ha tutte le carte in regola: una centrale, quella di Larderello, che è la prima al mondo ad aver prodotto energia termoelettrica; tecnologie e competenze che le sue imprese stanno esportando ovunque. E così la Regione, per bocca dell’assessore alle Attività produttive Stefano Ciuoffo, si candida a diventare un centro di eccellenza mondiale della geotermia.
La proposta è stata avanzata lunedì 11 settembre in Palazzo Vecchio durante l’evento internazionale ‘High Level Conference of the Global Geothermal Alliance’, organizzato a Firenze dall’Agenzia Internazionale per le Energie Rinnovabili (IRENA). Un summit sul futuro della geotermia che ha visto la partecipazione di più di venti Paesi .
“In Italia la produzione geotermoelettrica esiste al momento solo in Toscana– ha spiegato Ciuoffo – un limite da superare quanto prima, ma anche un vanto, perché nei nostri territori si è formata una grande industria diffusa dell’energia elettrica, nella quale lavorano circa 2000 persone. Ma per essere un reale fattore di sviluppo strategico la geotermia in Toscana deve fare un salto di qualità e di maggiore condivisione dei benefici con il territorio per evitare un effetto-rifiuto da parte dei residenti e delle attività locali.
Molto c’è ancora da fare per raggiungere gli obiettivi che si è data l’Alleanza per la Geotermia, lanciata nel 2015 alla Conferenza di Parigi sul Clima: aumento del 500 per cento globale della produzione di energia geotermica e aumento del 200 per cento nel riscaldamento geotermico entro il 2030.
“L’energia geotermica resta in gran parte inutilizzata, nonostante il suo enorme potenziale” – afferma Adnan Z. Amin, direttore generale di IRENA. “In questo momento siamo in grado di raccoglierne solo il 6%. Si tratta di un’occasione mancata per decarbonizzare il mix energetico e guidare la crescita economica in 90 paesi”.
La Toscana raccoglie la sfida e rilancia. “La nostra Regione – ha dichiarato l’assessore regionale all’Ambiente Federica Fratoni – intende contribuire a una sostanziale riduzione delle emissioni dei gas climalteranti fissando l’obiettivo di riuscire a produrre in Toscana energia elettrica proveniente soltanto da fonti rinnovabili entro il 2050. Questo potrà essere possibile anche e soprattutto grazie all’attività geotermoelettrica”.
Fonte: ARPAT
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