Il comitato ORA, promotore di due dei tre quesiti: “E’ stata data copertura mediatica a uno solo oscurando completamente gli altri due”.
di Gabriella Congedo
Dopo tre mesi di raccolta firme gli italiani hanno capito che i referendum contro la caccia sono tre e non uno? Sembra proprio di no, basta chiedere un po’ in giro.
La causa dell’equivoco, sostiene il comitato ORA Rispetto per Tutti gli Animali promotore di due dei tre referendum, è da ricercare nella campagna di disinformazione che stanno portando avanti stampa, radio e Tv. I quali starebbero dando copertura mediatica a uno solo di quelli proposti, oscurando completamente gli altri due.
Ma per quale ragione “spingere” uno solo dei tre referendum? Una tesi che circola nel mondo animalista è che, essendo proprio quello che chiede l’abolizione totale della caccia, compresi gli abbattimenti selettivi da parte dello Stato, ha forti probabilità di risultare incostituzionale. E dunque la strategia sarebbe di pubblicizzarne uno solo per affossarli tutti e tre.
Proviamo allora a fare un po’ di chiarezza. I quesiti depositati in Cassazione per l’abolizione dell’attività venatoria sono tre, proposti da due comitati diversi:
1) Abolizione totale della caccia (quesito depositato dal Comitato Sì Aboliamo la Caccia).
2) Abolizione della sola caccia ludica e sportiva, che mantiene in piedi gli abbattimenti selettivi da parte dello Stato (depositato da ORA Rispetto per Tutti gli Animali).
3) Abrogazione dell’art. 842 del Codice civile, primo e secondo comma, che consente l’ingresso nelle proprietà private ai cacciatori anche senza l’autorizzazione del legittimo proprietario (depositato da ORA Rispetto per Tutti gli Animali).
Per ciascuno dei tre quesiti servono almeno 500.000 firme. Ma parecchi Comuni, aggiungono dal comitato ORA, per inefficienza o altro stanno contribuendo alla campagna di disinformazione. Sarebbero centinaia quelli che hanno violato l’art. 71 della Costituzione italiana favorendo di fatto uno solo fra i tre referendum caccia e su questo il comitato avrebbe precisi riscontri: “In molteplici casi i cittadini italiani che si sono presentati per la sottoscrizione negli uffici elettorali comunali si sono visti proporre un solo modulo (quello del Comitato Sì Aboliamo la Caccia) invece che tutti e tre (quello del Comitato Sì unitamente ai due moduli di ORA Rispetto per tutti gli Animali)”.
Insomma sembra che questa raccolta firme non si stia svolgendo sotto i migliori auspici. Ma c’è tempo fino al 20 ottobre e da qualche settimana si può firmare anche on line. I quesiti referendari che raggiungeranno la soglia delle 500.000 firme valide passeranno al vaglio della Corte di Cassazione prima e della Corte Costituzionale poi, per essere sottoposti al voto degli Italiani nel 2022. Il comitato ORA si augura che ce la facciano tutti e tre: “Possiamo ancora salvare il salvabile e fermare la caccia in Italia”.
Chiedo scusa , ma il primo paragrafo di questo vostro commento è davvero indecifrabile.
E’ vero che sul web il coordinamento che più ho visto (forse anche il solo che ho visto) è quello chiamato “ORA rispetto per tutti gli animali” che promuove due referendum, come spiegate all’inizio con la frase, in cui forse manca soltano un “e che” :
LA CAUSA E’ DA RICERCARE NELLA CAMPAGNA DI DISINFORMAZIONE CHE STANNO PORTANDO AVANTI RADIO, STAMPA E TV, (e che) SOSTIENE IL COMITATO “ORA RISPETTO PER TUTTI GLI ANIMALIi” PROMOTORE DI DUE DEI TRE REFERENDUM,
Ma è stato aggiunto di seguito, nello stesso paragrafo, una frase che dice l’esatto opposto:
UNA CAMPAGNA CHE SIN DAL MESE DI LUGLIO STAREBBE DANDO COPERTURA MEDIATICA A UNO SOLO, OSCURANDO COMPLETAMENTE GLI ALTRI DUE.
Queste spiegazioni assai poco comprensibili hanno assai nuociuto alla vostra comunicazione ! Di tutti e tre i referendum.