Inquinamento

“Valanghe di marmettola e fanghi nel torrente Serra”, nuova denuncia di Apuane Libere

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Marmettola nel torrente Serra (foto Apuane Libere)

Il presidente Gianluca Briccolani: “O si fanno smaltire i rifiuti prodotti dal taglio delle Apuane secondo i termini di legge o si ritirano le concessioni”.

 

Redazione

SERAVEZZA (Lu) – Il bianco che dopo qualche giorno di pioggia intorbida fiumi e sorgenti delle Apuane è dovuto agli sversamenti di marmettola, una fanghiglia che si crea dalla mescolanza tra scarti di lavorazione del marmo, terre di cava e acqua. Un miscuglio micidiale che cementifica gli alvei e forma uno strato impermeabile soffocando ogni forma di vita.
Le cave dovrebbero smaltire gli scarti di lavorazione come rifiuti speciali ma spesso non lo fanno e li abbandonano nei piazzali, da dove poi la pioggia li trascina nei fiumi e infine in mare.

È una vecchia storia ma, purtroppo, sempre attuale. Ieri (28 luglio) si è aperto un nuovo capitolo. L’organizzazione di volontariato Apuane Libere ha denunciato ai Carabinieri Forestali di Pietrasanta, ARPAT, Regione Toscana e Capitaneria di Porto l’esistenza di una grave emergenza ambientale nel torrente Serra, appena sotto il bacino estrattivo di Trambiserra nel comune di Seravezza.

Bacino estrattivo Trambiserra
Il bacino estrattivo Trambiserra (foto Apuane Libere)

L’assiciazione ambientalista segnala che quando piove dai piazzali delle cave Trambiserra, Pellini e Pellizzari viene giù una valanga di marmettola, fanghi e sostanze inquinanti che va a finire direttamente nelle polle del torrente Serra. E nonostante pochi giorni fa Goletta Verde, la campagna estiva di Legambiente, abbia rilevato una grave situazione di inquinamento alla foce del fiume Versilia “nessuno si è sentito in dovere di tutelare la salute delle acque di quei torrenti e di quel mare nel momento cruciale della stagione estiva”. E infatti la spiaggia del Cinquale ha perso la Bandiera Blu appena conquistata nel 2020.

È bene che gli organi preposti ai controlli se lo mettano bene in testa – tuona il presidente di Apuane Libere Gianluca Briccolani o si fanno smaltire i rifiuti prodotti dal taglio delle Apuane secondo i termini di legge o si ritirano le concessioni: la legge in materia ambientale va fatta rispettare senza sconti per nessuno”.

Quanto agli amministratori del Comune di Seravezza l’invito è a occuparsi sul serio di governo del territorio e dei beni ambientali sino a fine mandato. “Certo che senza una pesa comunale che stabilisca quanto viene portato via dal monte – aggiunge Briccolani – senza uno straccio di controllo sugli scavi e sui piani di coltivazione, senza preoccuparsi minimamente di chi lavora alle cave la domenica e di chi fa venire i blocchi nottetempo aggirando in modo banditesco la prassi illegale di cavare per fare detrito, attualmente il territorio è preda di banditesche economie di rapina”.

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