Ieri la conferenza stampa indetta dal BioDistretto del Montalbano. Sulla gestione dei rifiuti si chiede di aprire un confronto pubblico.
BioDistretto del Montalbano
CARMIGNANO (Po) – Ieri, sabato 10 luglio, si è svolta la conferenza stampa indetta dal BioDistretto del Montalbano, nel verde spazio del Parco Museo Quinto Martini di Seano. Un’ occasione fortemente voluta per riflettere sulla proposta di una “Toscana Rifiuti Zero”.
Introduce Rosalba Luzzi in rappresentanza dell’associazione: “Insieme ad altri movimenti, abbiamo sottoscritto questa proposta di Piano regionale con convinzione perché ci occupiamo di tutela ambientale e quindi consideriamo la questione dei cosiddetti rifiuti fondamentale. I cittadini sono chiamati in causa per rivendicare il diritto di partecipare alla discussione”.
Interviene Edoardo Prestanti sindaco di Carmignano, Comune aderente alla rete Rifiuti Zero dal 2015: “Siamo a un bivio: portare avanti l’economia lineare, che per i rifiuti significa chiudere il cerchio incenerendo, oppure investire sull’economia circolare. Per troppo tempo si è discusso nel chiuso delle stanze, è ora di riportare la discussione in un dibattito pubblico”.
“Mi farebbe piacere chiedere alla leadership di Alia e di Ato – continua Prestanti – che anziché “canzonare” chi mette in campo la possibilità di gestire i rifiuti in modo diverso si potesse aprire un confronto pubblico basato sui numeri e sulle realtà concrete anche di altri Paesi europei”.
Prende la parola Rossano Ercolini qualificando il tema dei rifiuti come di stringente attualità e per questo rinnova la sua richiesta di istituire un tavolo politico insieme alla Regione Toscana, mettendosi a disposizione per confrontare le migliori idee e studiare l’applicazione delle buone pratiche e sistemi industriali al fine di rendere la Toscana una delle prime regioni a tendere verso una regione Rifiuti Zero.
“I numeri parlano un linguaggio che aiuta a consentire un ragionevole spazio di confronto dove può essere costruttivo situare il dibattito, altrimenti si scade nei pregiudizi. Voglio riconoscere in Giani un interlocutore necessario e, anche se partiamo da posizioni diverse, dobbiamo volere entrambi il meglio per la nostra regione”.
In sostanza il Piano propone di assumere i più aggiornati modelli progettuali, gestire le risorse partendo dalla riduzione degli sprechi, promuovere centri di riparazione/riuso abbinati alle isole ecologiche, compostare in prossimità la frazione organica, riciclare realizzando almeno una piattaforma per Provincia per il recupero materiali preziosi provenienti dai Raee e trattare la parte indifferenziata attraverso le fabbriche dei materiali.
“Perché accanirsi e investire tutte le risorse nello smaltimento? – continua Ercolini – Studiamo tutti i flussi e come possiamo rigenerarli per dare posti di lavoro. Io non vengo a fare conferenze ma a testimoniare che si può fare. Sono 320 i Comuni italiani della rete Rifiuti Zero, basta con le ripetizioni di modelli vecchi e sbugiardati, spazio a quelle idee che possono essere trasformate in politiche industriali risolutive dei problemi”.
La conferenza si chiude così come è iniziata, ovvero con la richiesta di essere ascoltati facendo riferimento sia alla stampa, affinché per pluralità di informazione sia più presente a questi incontri, sia ad Alia che per statuto è tenuta a rispettare il diritto di partecipazione consultiva dei cittadini.
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