Ecosistema

Wwf Siena e ambientalisti di Buonconvento: “Rive e boschi depredati”

Torrente Stile WWF Siena
Il torrente Stile (foto WWF Siena)

“A Buonconvento sponde del torrente Stile private della vegetazione e tagli boschivi fuori controllo per ottenere biomasse e cippato da esportare”.

 

BUONCONVENTO (Si) – Il Consorzio di Bonifica 6 Toscana Sud ha organizzato nei giorni scorsi una Bomba di semi allo scopo di ricoprire di fiori gli argini del fiume Ombrone mentre a poche centinaia di metri di distanza le sponde del torrente Stile sono state ripulite di gran parte della loro vegetazione.

Sulla questione intervengono il Comitato per la valorizzazione del paesaggio di Buonconvento e il Wwf Siena: “Com’è possibile che il Consorzio non sia a conoscenza che i mesi primaverili (il taglio è iniziato in maggio) sono quelli più importanti per l’attività riproduttiva e la nidificazione di uccelli, insetti, mammiferi e per la fioritura delle piante nel loro habitat?”.

Secondo la Determina n. 396 del 11/12/2020 (visibile sul sito del Consorzio) oggetto dei lavori è la “manutenzione ordinaria sul Torrente Stile, riguardante la decespugliazione meccanica della vegetazione infestante all’interno dell’alveo e sulle sponde, il taglio selettivo in alveo e rimozione di piante instabili e secche”.  L’opera riguarda una lunghezza di 3.170 metri, di cui solo 750 metri devono essere dedicati al taglio selettivo in alveo e alla rimozione di piante instabili, secche, spezzate e cadute che possono ostacolare il regolare deflusso dell’acqua”.

“Avremmo per prima cosa da ridire sul concetto di infestante – incalzano le associazioni – che dovrebbe riguardare le specie aliene come robinia e ailanto e che al contrario avranno un grande vantaggio dopo questo taglio, diffondendosi ancora di più come già accaduto in altri corsi d’acqua dopo tagli del genere. Aggiungiamo che non sono stati tagliati solo alberi secchi e instabili ma grandi volumi di legname tagliati per saziare la fame di cippato”.

L’eliminazione della vegetazione, spiegano le associazioni, oltre a causare perdita di biodiversità determina la scopertura dei corsi d’acqua con innalzamento della temperatura dell’acqua, costantemente irraggiata dal sole. Questo processo favorisce anche la crescita algale che rende l’acqua povera di ossigeno e non più vivibile dalla fauna acquatica.

Il comune di Buonconvento è stato letteralmente preso d’assalto dalle ditte boschive – aggiungono gli ambientalisti -. Andando in prossimità del ponte Bailey, che collega Buonconvento con Bibbiano, nei giorni scorsi erano visibili enormi cataste di tronchi e alberi interi (ora trasformati in ammassi giganteschi di cippato), provenienti dalla collina antistante, dal bosco di Castelrosi, dalle sponde del Fosso della Fornace e da un altro affluente minore dello Stile. La normativa forestale regionale, inadeguata e criticata da tempo dalle associazioni, permette questi tagli di rapina che privano il bosco di gran parte della sua biomassa per ricavarne al più legna da ardere o cippato”.

“Nel caso degli affluenti dello Stile l’autorizzazione è stata data direttamente dal Genio Civile della Regione Toscana – concludono gli attivisti –  ma l’unico scopo delle ditte boschive è mandare al macero tonnellate di legname per alimentare le centrali a biomassa, ormai sempre più presenti in Italia, come a Porto Torres in Sardegna oppure a Mercure in Calabria, dove si dirigono molte delle biomasse toscane”.

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