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Da Lucca arriva il “sì” alla costituente nazionale dell’ecologismo politico

ZEro Waste_convention Lucca
Nella foto Rossano Ercolini ed Eleonora Evi

Rossano Ercolini presidente di Zero Waste: “Siamo come gocce, da soli evaporiamo, uniti possiamo formare l’oceano del cambiamento”.

 

di Laura Lo Presti

LUCCA – Approfondire la discussione sul PNRR e promuovere una costituente nazionale dell’ecologismo politico. Questi i due obiettivi dell’incontro di sabato 26 giugno a Lucca convocato da Rossano Ercolini, presidente di Zero Waste Italy/Europe.
A sostegno di questa giornata una serie di ospiti in presenza e di relatori collegati on line, tutti legati da professionalità ed esperienze in campo ambientale.
“Sul PNRR è cambiata la narrazione” tuona Ercolini “è sparito l’ambiente per spingere infrastrutture, idrogeno blu e industrie sporche dal punto di vista del loro impatto”.

La prima relatrice è Eleonora Evi di Europa Verde che apre il suo intervento sottolineando come “il messaggio principale sia quello di unire le forze che hanno a cuore l’ambiente per sconfessare il grande inganno che ci hanno raccontato finora: o si tutela il lavoro o la salute e l’ambiente. Ci sono studi a dimostrazione che più noi siamo ambiziosi nel contrastare la crisi climatica e più possiamo generare opportunità occupazionali”.
Interessante ascoltare la sintesi delle battaglie fatte per una PAC (Politica Agricola Comune) più equa, la bocciatura della nuova legge sul clima che purtroppo non rispetterà gli accordi di Parigi, le violazioni segnalate sul piano Draghi. Nella valutazione della Commissione Europea c’è un monito all’Italia che dimentica la Natura per affidarsi quasi totalmente a tecnologia e scienza: bonificate, decontaminate e ri-naturalizzate i suoli.

È la volta di Rossella Muroni in rappresentanza del nuovo gruppo ecologista “Facciamo Eco” fondato con il sostegno dei Verdi Italiani. “È necessario formulare una proposta condivisa per non perdere la grande (ultima?) occasione, tenendo presente che siamo in emergenza climatica”. Smantellamento dello status quo ancorato alle fonti fossili e avviare un processo culturale interno, questi sono gli auspici.

Rosa D’Amato, europarlamentare Greens, è la terza relatrice donna della mattina perché, come dice Ercolini, la transizione ecologica deve passare attraverso una nuova fase matriarcale per riequilibrare il concetto di potere.
Rosa parla di Taranto sua terra di origine e delle campagne contro la lavorazione dell’idrogeno blu, degli inceneritori, dell’importanza di monitorare questo enorme flusso di soldi pubblici lavorando pancia a terra con gli attivisti legati ai territori.

Il primo ospite maschile è Alberto Bencistà, presidente di Toscana Bio per la Sostenibilità con un ventennio di esperienza da sindaco di Greve in Chianti, esperienza che l’ha portato a lottare e vincere la dura battaglia contro la costruzione di tre inceneritori nella sua zona.
Ma le sfide vinte non sono mai definitive e bisogna continuare a costruire un consenso che possa pesare a livello istituzionale. A questo proposito sono preoccupanti gli annunci dei Piani regionali, dei gestori ambientali (nello specifico si cita Alia e i suoi annunciati aumenti tariffari) e delle multi utility che stanno nascendo. Immancabile l’accenno all’attacco che sta subendo il mondo della biodinamica nel momento in cui si vota al Senato la nuova legge sul bio. Da qui il lancio della proposta: “Mettiamo su un comitato promotore che rappresenti il mondo ambientalista al prossimo G20 agricolo che si terrà a Firenze a settembre”.

L’ultimo intervento della mattina è stato quello di Enzo Favoino, coordinatore scientifico di Zero Waste Europe. “Il PNRR rappresenta una potenza di spesa che potrà tramutare l’Europa in Inferno o Paradiso a seconda della modalità di impiego” ha esordito Favoino per poi aggiungere: “Grazie a una lente d’ingrandimento costantemente accesa siamo riusciti a scovare e far togliere ossimori del tipo “combustibili circolari”, fondi a nuovi inceneritori e produttori di CSS (Combustibile solido Secondario)”.

Alla fine il consenso a un percorso che porti alla formazione di una costituente nazionale dell’ecologismo politico è stato unanime. “Dar vita a un soggetto politico in rappresentanza e continuità con il nostro messaggio è fondamentale, per noi che facciamo politica ogni giorno – ha concluso Rossano Ercolini – Il pensiero dell’innovazione va sempre in salita ma grazie alla massa critica poi si appiana. Siamo come gocce, da soli si evapora, uniti possiamo formare l’oceano del cambiamento”.

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