Partita la campagna contro il modello di transizione ecologica del Governo: “Non coerente con le direttive europee sull’economia circolare”.
Ha per titolo Non bruciamoci l’occasione la campagna organizzata da Movimento Legge Rifiuti Zero per l’economia circolare, ISDE Italia medici per l’ambiente, Gruppo Unitario per le Foreste Italiane – G.U.F.I. e Associazione Consumatori Utenti – ACU per contrastare il modello di transizione ecologica del Governo Draghi. Secondo le associazioni “la presentazione della seconda bozza del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) rappresenta una partita finanziaria destinata a pesare sulle prossime generazioni, dato che il 70% degli oltre 250 miliardi di euro sono debiti e mutui che dovranno essere ripagati con tagli di spesa e probabili nuove future tassazioni”.
La parte di questo Recovery plan che le associazioni ritengono errata e del tutto da riscrivere sarebbe la missione Rivoluzione verde e transizione ecologica, in cui si stenterebbe a trovare capitoli di spesa che corrispondano a una vera “attuazione ecologica” dei trattati e delle direttive europee in vigore: “Le scelte principali non vanno nella direzione di ridurre drasticamente le emissioni di gas e polveri sottili in atmosfera, non incentivano esclusivamente le vere fonti energetiche rinnovabili, non aumentano la biodiversità e la fertilità dei terreni, non prevedono modelli di mobilità che riducono l’utilizzo di combustibili fossili per il trasporto“.
Per l’economia circolare vengono stanziati 2,1 miliardi di euro sui 250 totali mentre per il sostegno alle produzioni di energia da biogas, biometano e biomasse circa 2 miliardi: “La proposta di PNRR del Governo Draghi rischia di ritardare la transizione ecologica e di mettere seriamente a rischio la possibilità per l’Italia di accedere ai fondi del NextGenerationUE, la cui erogazione dovrà rimanere coerente ai principi stabiliti e a quanto previsto nelle direttive europee sull’economia circolare“.
Le soluzioni contenute nel PNRR per dare avvio all’attuazione della strategia New Green Deal europea e iniziare a mitigare i cambiamenti climatici sarebbero dunque da mettere seriamente in discussione: “Invitiamo la Commissione europea e tutti i gruppi del Parlamento Europeo a prendere posizione con un atto che inviti il Governo italiano a rivedere tutto il capitolo della cosiddetta “transizione ecologica” – concludono le associazioni – e tutte le associazioni ambientaliste, i comitati, i medici, i giovani e tutti i cittadini a cui preme la tutela della salute pubblica e dell’ambiente ad avviare un dibattito pubblico sulle azioni da mettere in campo, sul piano politico e giuridico. La versione integrale del comunicato stampa.
Per informazioni e adesioni: leggerifiutizero@gmail.com
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