Nel nuovo bando di gara il Comune punta su produzioni locali, no Ogm e cibi cucinati sul territorio. Il sindaco Mangani: “Anche la stagionalità sarà un criterio fondamentale”.
MONTESPERTOLI (FI) – Più attenzione alla qualità degli alimenti, divieto assoluto di prodotti Ogm e valorizzazione della filiera corta. È partita a Montespertoli la mini rivoluzione del servizio di ristorazione delle mense scolastiche e della casa di riposo Santa Maria della Misericordia, con il bando di gara pubblicato nei giorni scorsi.
Con questa gara, che prevede un appalto della durata di 3 anni per un importo complessivo di circa 2 milioni e 300mila euro, il Comune di Montespertoli vuole puntare al miglioramento della qualità dei cibi, riducendo allo stesso tempo l’impatto ambientale del ciclo di produzione ed erogazione dei pasti e promuovendo i prodotti e le eccellenze territoriali. Nel bando, infatti, è previsto all’articolo 11 un chiaro vincolo per la ditta vincitrice: “nell’eventualità in cui il Comune di Montespertoli aderisca a un bando PIF (Progetti Integrati di Filiera) della Regione Toscana, allo scopo di promuovere, integrare e sviluppare le filiere locali – si legge – l’appaltatore sarà tenuto a compartecipare al medesimo progetto”.
“Non stiamo parlando della semplice scelta di un gestore – sottolinea il sindaco Giulio Mangani – ma di un nuovo modello di gestione del servizio di refezione. Abbiamo inserito questo articolo nel bando per continuare a spingere e rafforzare la filiera corta. A Montespertoli abbiamo tante produzioni di qualità e tanti agricoltori che si stanno impegnando nel recupero di produzioni considerate minori. Una scelta che comporterà un cambio culturale di non poco conto, perché anche la stagionalità sarà un criterio fondamentale. Se si vuole mangiar sano bisogna adeguarsi alla stagionalità dei prodotti agricoli. E ci piacerebbe che questo progetto possa diventare un progetto di area, perché siamo convinti che anche per l’Unione rappresenterebbe un importante fattore di crescita”.
Si conferma, dunque, la particolare sensibilità dell’Amministrazione comunale nei confronti dei servizi scolastici e della produzione agricola del territorio. “La dieta dei ragazzi ci guadagna – aggiunge l’assessore alla Pubblica istruzione Cinzia Farina – perché i prodotti a filiera corta sono meno trattati e mantengono migliori caratteristiche nutrizionali. Una migliore qualità che non comporterà costi aggiuntivi per il Comune né aumenti delle tariffe. Queste ultime rimarranno inalterate per garantire l’accesso al servizio al più ampio numero di famiglie”.
Per comprendere la portata e l’incidenza di questa scelta basta guardare i numeri: attualmente, il servizio mensa nell’Istituto comprensivo di Montespertoli produce circa 98mila pasti ogni anno, di cui oltre 52mila per la scuola primaria, circa 37mila per la scuola d’infanzia e quasi 8mila per i nidi. Cibi che saranno cucinati e preparati esclusivamente sul territorio di Montespertoli. Questa è infatti l’altra novità del servizio di refezione: a partire dall’anno scolastico 2017/18, le pietanze che gli studenti e gli ospiti della casa di riposo troveranno a tavola in refettorio saranno cucinate presso i due centri cottura già presenti ad Aliano e nella casa di riposo, e nel nuovo centro di Montagnana. Centri cottura che, come previsto dal bando, saranno gestiti dalla ditta aggiudicataria.
Fonte: Comune di Montespertoli
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