Tanta fatica ha una ricompensa: questi uccelli migratori percorrono 5.000 chilometri per venire fin qui a nidificare.
di Gabriella Congedo
ORBETELLO (Gr) – C’è un’isoletta nel sud della Toscana che rinasce ogni anno grazie al lavoro dei volontari. Siamo nell’Oasi Wwf della Laguna di Orbetello: una delle aree umide dove le sterne comuni – conosciute anche come rondini di mare – provenienti dall’Africa equatoriale arrivano tutti gli anni a marzo per fare il nido e deporre le uova. E qui a Orbetello trovano ad accoglierle un’isola creata apposta per loro. Un’isola artificiale che alla fine di ogni inverno però deve essere ripristinata per ricevere degnamente questi uccelli migratori che l’hanno scelta per dare continuità alla specie.
La storia incomincia una quindicina di anni fa e ce la racconta Fabio Cianchi, coordinatore delle oasi Wwf della Maremma. In laguna sono in corso dei lavori e a un certo punto la ditta esecutrice non sa più dove mettere i materiali di scavo perché i siti idonei sono esauriti. Entra in scena il Wwf con la proposta di usare quei materiali per costruire delle isole artificiali per gli uccelli. Nasce un progetto e in men che non si dica vengono realizzate tre isole con tutti gli accorgimenti necessari per resistere alle intemperie e durare nel tempo. Si costruisce anche una quarta isola più piccola, che non rientra nel progetto e dunque non viene protetta come le altre. Ed è proprio qui che dopo un paio d’anni arrivano le sterne.
Poi l’isoletta comincia a degradarsi e non si sa come fare per ripristinarla. Il problema si risolve grazie a Fulco Pratesi. Il fondatore del Wwf Italia in occasione di uno dei suoi compleanni lancia una raccolta fondi per il consolidamento dell’isola. “Da allora – spiega Fabio Cianchi – tutti gli anni nel periodo tra la chiusura della caccia e l’arrivo delle sterne in marzo la ripristiniamo con i volontari riparando i danni fatti dall’inverno”.
I volontari aumentano anno dopo anno, arrivano da tutta la Toscana e nasce anche una catena di solidarietà. Come quella torrefazione di Grosseto che regala i sacchi di juta tanto utili per farci sopra un tappeto di conchiglie dove gli uccelli faranno i nidi.
Un altro problema che si è presentato è stato proteggere i nidi di sterne dalle variazioni di livello dell’acqua in laguna dovute ai pompaggi di acqua marina che vengono fatti nel periodo estivo. Si è risolto nel 2018 con due speciali zattere galleggianti, finanziate dalla Regione in accordo con il Wwf, dove gli uccelli possono facilmente nidificare e deporre le uova. Un intervento che ha dato ottimi risultati, tanto da essere replicato l’anno seguente nella riserva naturale della Diaccia Botrona nel Grossetano.
Adesso l’Oasi Wwf della laguna di Orbetello è il sito di nidificazione delle sterne più importante del Tirreno, ci informa Cianchi: “Abbiamo tra le 80 e le 100 coppie che vengono a nidificare ogni anno e anche parecchi esemplari di Cavalieri d’Italia”.
L’allestimento dell’isoletta per l’imminente arrivo delle sterne è ormai quasi terminato, mancano una o due giornate di volontariato. Quest’anno a causa del Covid è stata una gran faticaccia: solo 4-5 persone a lavorare e non si è potuto far venire nessuno da fuori Comune. Ma ci vuole ben altro per scoraggiare i volontari. D’altronde se questi uccelli migratori percorrono la bellezza di cinquemila chilometri per arrivare fin qui non è proprio il caso di deluderli.
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