Il corteggiamento dei Cavalieri d’Italia e i doni alimentari di gruccioni e falchi sono vere esibizioni d’amore che si aggiungono alla fioritura delle anemoni stellate.
ORBETELLO (Gr) – Come ogni anno arriva puntuale la festa di San Valentino ma la maggior parte di noi non sa che l’innamoramento esiste anche tra gli animali. L’attrazione tra due esemplari, spiega il Wwf, sembra andare oltre l’accoppiamento, i cicli ormonali e lo status sociale. Anche tra gli animali dunque possiamo assistere a veri e propri comportamenti romantici. All’Oasi Wwf di Orbetello, per esempio, possiamo ammirare la danza dei Cavalieri d’Italia e i doni alimentari di gruccioni e falchi.
Il gruccione è un uccello molto colorato che in primavera inizia ad arricchire i nostri cieli. Si nutre esclusivamente di insetti che cattura in volo e nidifica su scarpate di sabbia o sotto terra scavando gallerie lunghe anche 3 metri, dove alla fine stabilisce la camera di cova. I maschi per conquistare la femmina usano donarle degli insetti come farfalle, libellule, api.
I cavalieri d’Italia, prima di accoppiarsi, eseguono un rituale caratteristico: il maschio gira attorno alla femmina ma stando attento a non passarle mai di fronte, una sorta di ferro di cavallo. Se la femmina gradisce le avances abbassa la testa e consente al maschio di salirle sopra. Dopo la breve copula, il maschio scivola su un lato e, con i colli e becchi incrociati e abbracciati con le ali, iniziano a camminare assieme per qualche secondo (foto). Sono un centinaio le coppie presenti nell’oasi.
Il maschio del falco pescatore invece, per dimostrare la sua grande abilità, oltre a fornire materiale per costruire e arredare il nido, offre del pesce fresco alla sua amata, finché lei non cede al corteggiamento e gli si offre. A Orbetello ha nidificato una sola coppia formata da Mora, una bellissima femmina nata in Corsica e un maschio di cui non si conosce l’origine, perché privo di anelli.
Non poteva mancare una storia legata alle presenze floristiche delle Oasi, anche di quella di Orbetello, che fiorisce proprio in questi giorni: l’anemone stellata (Anemone hortensis) della famiglia delle ranuncolacee, simbolo dell’amore perduto che ci riporta alla mitologia greca e alla più bella ninfa della corte della dea Cloris: Anemone. Amante segreta di Zefiro e Borea fu punita dalla gelosa dea e tramutata in fiore dalla fragile corolla e dalla precoce fioritura. Ancora oggi, di questi tempi, si perpetua la pena d’amore. Anemone fiorisce, Borea la abbraccia e con il suo alito gelido le distrugge la corolla. Zefiro, udito l’urlo della ninfa, la cerca invano.
Fonte: Wwf
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