Rifiuti e riciclo

Discarica di Podere Rota, in Valdarno sindaci e attivisti pronti a dar battaglia

Comitato Vittime di Podere Rota, Toscana ambiente, discarica.
Foto da pagina Facebook Comitato "Le Vittime di Podere Rota".
La Regione ne autorizza l’ampliamento ma le comunità locali chiedono di partecipare al processo decisionale. L’assessore Monni: “La partecipazione sarà garantita”.

 

TERRANUOVA BRACCIOLINI (Ar) – Sembra aver incassato il via libera dalla Regione l’iter per autorizzare l’ampliamento della discarica di Podere Rota. La Regione Toscana il 21 gennaio ha avviato il Provvedimento Autorizzatorio Unico Regionale (PAUR) sul progetto protocollato dal gestore CSAI il 19 ottobre scorso. Entro il 21 febbraio dovranno essere presentate le osservazioni da parte delle istituzioni o dei soggetti interessati, mentre entro il 21 marzo gli enti coinvolti nel procedimento dovranno trasmettere pareri e contributi tecnici istruttori.

Non nasconde la sua contrarietà Valentina Vadi, prima cittadina di San Giovanni Valdarno: “L’avvio del procedimento ci coglie di sorpresa perché la vicenda relativa alla potenziale contaminazione messa in evidenza dalla relazione di Arpat Arezzo nel settembre 2020 ancora non è stata chiarita. Stupisce che gli uffici della Regione Toscana abbiano comunque deciso di procedere con l’avvio del provvedimento autorizzatorio senza che questo delicato passaggio avesse avuto prima una spiegazione certa. Il principio di precauzione vuole che si chiuda una procedura prima di aprirne una nuova”.

“Mi auguro davvero – continua la sindaca – che la Regione Toscana non voglia mancare di dare al nostro territorio la possibilità di partecipare attivamente e consapevolmente a un processo che rischia di pregiudicarne, per lungo tempo, un futuro di sviluppo sostenibile. Il Valdarno per oltre 30 anni si è messo a disposizione per smaltire i rifiuti di questa regione. Abbiamo già pagato un prezzo altissimo e la discarica di Podere Rota deve chiudere in questo 2021, all’esaurimento dei volumi attuali. Un nuovo ampliamento per rifiuti speciali non pericolosi non è il futuro che il Valdarno vuole. Io non sarò complice”.

L’assessore all’Ambiente Monia Monni da parte sua assicura che sarà garantita la massima partecipazione delle comunità interessate. “Quanto alla presunta mancata risposta a una lettera della sindaca di San Giovanni del 2 dicembre – puntualizza – è utile ricordare che si è tenuta una riunione il 4 dicembre, come detto dalla stessa sindaca, in cui ho assunto il preciso impegno di assicurare la massima partecipazione possibile delle comunità attraverso l’attivazione dello strumento dell’inchiesta pubblica. Su questo mi preme chiarire che, da tempo, ho dato mandato agli uffici regionali e a breve finalizzeremo l’attivazione attraverso apposita delibera di Giunta regionale”.

Per quanto riguarda poi il presunto inquinamento aggiunge che “Arpat sta conducendo verifiche che troveranno spazio per il necessario approfondimento all’interno del complesso iter autorizzativo previsto. L’obiettivo, nel caso in cui fosse confermata la presenza di inquinanti, è l’individuazione e l’interruzione della fonte, oltre all’individuazione dei responsabili che dovranno procedere alla bonifica laddove fosse necessario. Non ho intenzione di sottrarmi a nessun impegno rispetto a quelli che ho assunto con i sindaci, a partire dall’assicurare la massima partecipazione possibile delle comunità locali”.

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