Dal sopralluogo dei Carabinieri Forestali di Marciana i lavori per la posa della fibra ottica sono risultati difformi rispetto alle prescrizioni. Fermato il cantiere.
di Gabriella Congedo
ISOLA D’ELBA (Li) – Sanzioni amministrative, denuncia penale e naturalmente lavori sospesi. Arrivano i primi provvedimenti a carico di Telecom Italia Mobile, titolare dell’intervento che ha portato alla distruzione di un sentiero storico all’Isola d’Elba (leggi qui l’articolo).
Che qualcosa fosse andato storto non c’era bisogno di essere esperti per capirlo: una strada storica vecchia di oltre 700 anni, il Rimercojo, completamente sventrata per posare i cavi della fibra ottica, le antiche lastre ammassate in un accumulo disordinato. Uno scempio.
L’intervento era stato autorizzato dal Comune di Marciana Marina, nel cui territorio ricade il tracciato. Ma il percorso dell’antica strada rientra in area protetta ed è di competenza anche del Parco nazionale dell’Arcipelago toscano.
Ieri, fanno sapere con una nota congiunta Ente Parco e Comune di Marciana, un sopralluogo dei Carabinieri Forestali insieme all’Ufficio Tecnico del Parco Nazionale ha certificato che i lavori sono stati eseguiti in difformità rispetto alle prescrizioni dell’Ente Parco, dove si faceva preciso riferimento alla “necessità di adottare modalità cautelative con scavi da effettuarsi con tecnica minitrincea (larghezza 10 cm, profondità 40 cm), per mezzo di particolari frese, posa di n. 12 minitubi del diametro di 1,4 cm disposti sul fondo della minitrincea e successivo infilaggio di cavi fibra ottica all’interno dei minitubi”.
Erano state prese dunque delle precauzioni affinché l’intervento fosse poco invasivo e rispettoso della particolarità del tracciato. Ma la ditta esecutrice non ha fatto nulla di tutto ciò e ci è andata giù pesante. L’antico sentiero sembra bombardato, ne rimane ben poco.
Ora che il verbale dei Carabinieri ha messo le inadempienze nero su bianco il Parco Nazionale ha preso i suoi provvedimenti a tempo di record, a cominciare dalla sospensione dei lavori, per proseguire con le sanzioni amministrative e la denuncia penale. Alle stesse misure sta lavorando anche il Comune di Marciana.
Presto sarà emanata anche l‘ordinanza di ripristino del percorso che dovrà essere eseguito, si legge nella nota, “a seguito della presentazione di uno specifico progetto, redatto da tecnico esperto in materia, che preveda la ricostruzione delle particolari caratteristiche del tracciato storico, con pavimentazione in lastre irregolari di granito e sassi sapientemente sistemati a mano”.
Speriamo bene. Ma sembra poco probabile che chi si è reso responsabile di un simile sfacelo riesca a porvi rimedio in maniera decente.
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