Un progetto che parte dal 1983. Le nostre botteghe non sono solo degli spacci di prodotti biologici di alta qualità ma anche spazi culturali.
Correva l’anno 1983 quando alcuni pionieri del biologico in Toscana decisero di costituire il Coordinamento Toscano Produttori Biologici per far conoscere e diffondere le buone pratiche del biologico, promuovere in modo coordinato i prodotti agricoli toscani e biologici e affrontare insieme il mercato in crescita, con la prospettiva di gestire in comune una struttura commerciale. Erano 10 anni prima della certificazione del bio riconosciuta dalla Comunità Europea, nata nel 1991 con la Legge 2092/91. Un movimento spontaneo, sincero, in tempi non sospetti.
Nasce da questa storia il Consorzio no profit Toscana Biologica, che oggi amichevolmente chiamiamo Tobio, di cui fanno parte ufficiale 18 aziende che conferiscono i propri prodotti, insieme a quelli di circa altre 60 realtà agricole sempre bio e toscane, alle botteghe di TOSCANABIOLOGICA dei centri città di Firenze e Pisa.
Entrare in una nostra bottega significa fare in pochi metri quadrati un giro della nostra regione: la frutta e la verdura fresche, i biscotti e i prodotti da forno, le marmellate di frutti antichi, gli olii, gli aceti e i molti tipi di salse e conserve, le spezie e le tisane, i legumi, il riso, la pasta e le farine di grani antichi, frutta, e poi le carni, di animali allevati in libertà e spesso di razze in via di estinzione, il pane con farine speciali e lievito madre, e poi i saponi e i detersivi, biologici certificati e locali… Dalla Maremma al Mugello, dal Casentino alla Lunigiana.
Le botteghe di Toscana Biologica non sono solo degli spacci di prodotti biologici di alta qualità ma anche spazi culturali: il nostro personale spesso ha fatto esperienza nelle aziende toscane di cui vendiamo i prodotti e conosce a fondo la filiera che porta dalla terra alla tavola.
Ci sono 11 persone appassionate di agricoltura, di buon cibo, di equità sociale, alcuni di noi in categoria protetta. Nel corso della loro storia hanno collaborato con i servizi sanitari con diversi inserimenti socioterapeutici, partecipando a progetti per il coinvolgimento di migranti, di donne in percorsi di uscita dalla violenza. Il progetto Toscana Biologica è per il benessere, il rispetto, l’integrazione e la diversità sia della terra che delle relazioni umane. Negli anni ci sono stati incontri sul tema del cibo e visite alle aziende che forniscono i prodotti alle botteghe, convinti che la consapevolezza del consumatore sia il primo passo per favorire la salute delle persone e la sostenibilità dell’ambiente.
I clienti possono entrare nella vita della bottega, in un rapporto coordinato da una convenzione tra Toscana Biologica e la sua associazione culturale di riferimento dove qualsiasi cliente può far parte di una speciale Banca del tempo, per dare e ricevere in sinergia con le aziende del gruppo.
Queste persone con il loro lavoro vogliono favorire la corretta gestione delle campagne e del paesaggio toscano, supportare uno sviluppo del territorio sano, rigenerativo e duraturo; per questo viene dato spazio a un’accurata selezione di prodotti della tradizione toscana purché siano biologici, biodinamici, di filiera corta e a Km zero e soprattutto di qualità.
Con biciclette e mezzi elettrici o a metano vi raggiungono a domicilio, perché è dimostrato che anche il più piccolo cambiamento nei nostri consumi può cambiare il modo di fare agricoltura e salvaguardare l’ambiente in cui viviamo.
Inoltre in questo periodo particolare di emergenza sanitaria serve evitare assembramenti, posti affollati come i supermercati, posti senza un adeguato ricambio d’aria naturale con soli sistemi di areazione forzata, frequentati da centinaia e centinaia di persone (la frequenza in un supermercato medio è di 2000-3000 al giorno), di cui non conosciamo la prudenza di fronte al virus, i comportamenti, cosa toccano con o senza sistemi di protezione. Nei loro piccoli negozi passano meno di 100 persone al giorno, più o meno sempre le stesse: persone corrette, rispettose degli altri e dell’ambiente. In compresenza non raggiungono mai il numero massimo imposto dai vari decreti anticovid. È quindi possibile la spesa in loco, l’ordine telefonico per il ritiro o la consegna a domicilio, con un costo aggiuntivo che non è un nostro guadagno, ma la giusta paga per il corriere.
Negozio di Firenze: via Foggini, 22 – 055 732 2620
Negozio di Pisa: Via Queirolo, 13 – 050 41594
tobio@toscanabiologica.it – http://www.toscanabiologica.it/
Toscana Bio è un negozio, un consorzio o un associazione? Ho letto altrove che siete federbio in toscana, ma anche un negozio. Non è chiaro.