Blitz dei Carabinieri Forestali di Sesto Fiorentino. L’affittuario cinese è stato denunciato per gestione illecita di rifiuti speciali non pericolosi.
di Gabriella Congedo
CAMPI BISENZIO (Fi) – Una montagna di rifiuti tessili stipati in un magazzino, 500 sacchi da 30 chili ciascuno per un totale di 150 quintali. Sulla cui provenienza e destinazione nessuno è stato in grado di dare spiegazioni.
Si è concluso con il sequestro dell’immobile e la denuncia dell’affittuario per gestione illecita di rifiuti speciali non pericolosi un blitz dei Carabinieri Forestali di Ceppeto – Sesto Fiorentino in un magazzino di Campi Bisenzio.
La scoperta è avvenuta per caso. Mentre facevano un giro di perlustrazione i militari hanno visto il portone d’ingresso aperto e hanno deciso di dare un’occhiata. All’interno hanno trovato una montagna di ritagli provenienti dall’industria tessile, 500 sacchi. L’unica persona presente era un cinese che si è qualificato come affittuario dell’immobile ma per tutto il resto è cascato dalle nuvole nè è stato in grado di esibire alcuna autorizzazione allo stoccaggio dei rifiuti. “Alle richieste dei militari – informano i Carabinieri – il soggetto identificato non forniva l’identità di eventuali altri soggetti coinvolti né di committenti o indicazioni relative alle fasi di trasporto e deposito dei rifiuti; né era in grado di fornire la documentazione autorizzativa allo stoccaggio/messa in riserva di rifiuti speciali”.
Si trattava con tutta evidenza di gestione illecita e a questo punto è scattato il sequestro immediato del fabbricato e dei rifiuti, anche per il pericolo di incendi rappresentato dal cumulo di scarti tessili. L’affittuario invece se la dovrà vedere con una denuncia alla Procura della Repubblica di Firenze.
Ma non si tratta purtroppo di un caso isolato. Da quando gli scarti tessili sono passati a essere considerati rifiuti speciali non pericolosi le imprese che li producono sono tenute a smaltirli tramite una ditta autorizzata. Un aggravio di costi che ha spinto alcune aziende a seguire la scorciatoia dello smaltimento illegale. I 500 sacchi del magazzino di Campi Bisenzio, se non li avessero scoperti i Carabinieri, probabilmente ce li saremmo ritrovati sparsi per le campagne della Toscana.
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