I dispositivi-sculture di Tatiana Villani, immersi in acqua, rendono visibile quello che di solito non vediamo. Un cambio di prospettiva per riflettere sulla situazione ambientale.
di Gabriella Congedo
(foto dalla pagina Facebook dell’Oasi Lipu di Massaciuccoli)
MASSACIUCCOLI (Lu) – L’effetto è magico: il cubo di vetro che emerge dall’acqua, grazie al riflesso della luce, rende visibile quello che di solito è nascosto ‘sotto’, tutto un mondo brulicante di vita.
È l’installazione di arte contemporanea che un’artista, Tatiana Villani, ha realizzato a fine agosto al Lago di Massaciuccoli. Adesso chi non ha potuto vederla dal vivo può apprezzarla grazie alle belle foto pubblicate dall’Oasi Lipu sulla sua pagina Facebook.
Tatiana Villani ha inserito il Lago di Massaciuccoli all’interno del suo percorso artistico di installazioni che prende il nome di ‘Progetto Estrusione 35 cm³’. Si tratta di dispositivi-sculture che, immersi in acqua, rendono visibile quello che di solito non vediamo: in questo caso piante acquatiche, in particolare Myriophyllum spp., che fino a pochi anni fa erano praticamente assenti in tutta l’area.
L’intervento artistico è stata praticato in due tempi diversi. Il primo nella parte più esterna della Riserva, vicino alla Gora di Quiesa. Il secondo, a distanza di un paio di settimane, nel canale del Porto, vicino all’ingresso di un “chiaro”. I chiari sono specchi d’acqua bassa, ambienti artificiali creati tagliando la vegetazione. In origine servivano per la caccia, oggi sono mantenuti anche a scopo di conservazione, essendo luoghi che favoriscono la riproduzione di pesci e anfibi e forniscono cibo ai trampolieri e ad altri uccelli.
Qui il cubo di vetro ė stato appoggiato su un “aggallato”, una piccola isola composta da un canneto galleggiante che lentamente fluttua sulle acque. Questi agglomerati hanno una grande importanza per l’ecosistema della riserva.
Le ‘intrusioni’ di Tatiana Villani al lago di Massaciuccoli hanno avuto vita effimera, appena pochi giorni. Ma non per questo sono state fini a se stesse. “L’intrusione serve a far vedere fuori dal pelo dell’acqua una piccola porzione dell’ambiente acquatico – spiega l’artista – La struttura in vetro, restando aperta dal basso, permette il passaggio di quello che si trova nel lago. Questo cambio di visione vuole avviare un dialogo sulla situazione ambientale in quel luogo e in quel momento”.
Gli interventi di arte contemporanea nei parchi e nelle riserve naturali sono anche questo: un’opportunità per vivere in maniera diversa il nostro rapporto con la Natura.
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