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Collesalvetti dichiara l’emergenza climatica. “Ora il Comune dica no al gassificatore di Stagno”

Raffineria -Eni-Livorno
La raffineria ENI di Stagno
La Sinistra di Collesalvetti: “Se non si tratta solo di propaganda, come primo passo l’amministrazione dovrebbe pronunciarsi pubblicamente contro il progetto”.

 

di Gabriella Congedo

COLLESALVETTI (Li) – Nella seduta del 3 novembre la Giunta comunale di Collesalvetti ha approvato la dichiarazione dello stato di emergenza climatica. Il che per un Comune significa, ha spiegato il vicesindaco e assessore all’Ambiente Andrea Crespolini, “riconoscere il riscaldamento globale come la causa dei principali problemi ambientali e di conseguenza anche di quelli socio-economici. Vuol dire che è necessario agire subito mettendo in atto tutte le misure necessarie a ridurre a zero le emissioni nette di gas serra anche in tempi più brevi rispetto a quelli previsti dagli accordi di Parigi”.

Benissimo, plaude la Sinistra di Collesalvetti, questa è un’assunzione di responsabilità politica importante. Ma che si risolverà in vuota propaganda, buona solo per catturare consenso, se non sarà accompagnata da un “NO” forte e chiaro al progetto del gassificatore di Stagno. Un “NO” che ancora l’amministrazione comunale non ha pronunciato mentre, dice il coordinatore Luca Chiappe, “coerentemente con le dichiarazioni del vicesindaco riteniamo che il primo passo sia dichiarare pubblicamente di essere contrari al progetto gassificatore di Stagno, che va nella direzione contraria a una transizione ecologica”.

A Stagno infatti, piccola frazione di Collesalvetti, secondo il progetto ENI-Regione Toscana dovrebbe sorgere un nuovo impianto per il trattamento dei rifiuti, per la precisione una “bioraffineria” destinata a produrre bioetanolo. Impianto al quale saranno inviati i rifiuti delle province di Firenze, Prato e Pistoia dopo essere stati trattati. L’area di Livorno e Collesalvetti però è anche uno dei siti più inquinati d’Italia (SIN) e ha già una raffineria ENI, una centrale elettrica e un’area portuale.
Secondo lo studio epidemiologico SENTIERI promosso dall’Istituto Superiore di Sanità vi si osserva un eccesso di mortalità generale rispetto alla base regionale e soprattutto un eccesso in età giovanile. Sembra proprio che per l’inquinamento ambientale questa zona abbia già dato abbastanza.

E non è neanche vero, continua il coordinatore della Sinistra di Collesalvetti, che un nuovo impianto creerebbe nuova occupazione. Bisogna invece “pensare a scelte che portino alla salvaguardia dei posti di lavoro senza per questo cedere al ricatto circa un impianto che sicuramente non aiuta l’occupazione e che invece peggiora la situazione, anche se andasse in piena sostituzione della raffineria, e contrasta moralmente, eticamente e fattivamente con certi proclami”.

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