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Oltreterra, per il Parco del Casentino la montagna è una risorsa a 360°

Oltreterra. parco delle Foreste Casentinesi, Montagna-Toscana, ambiente.
Dal convegno online Oltreterra è emersa l’importanza di una visione sistemica della montagna tra difesa del patrimonio ambientale e risorsa economica.

 

AREZZO – Si è appena conclusa la due giorni online Oltreterra, un’alleanza per la montagna e per il suo futuro, settima edizione del progetto promosso da Slow Food insieme al Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi e a Legambiente. Un momento importante di discussione sulle possibilità che ha la montagna di generare nuove economie sostenibili attraverso l’incontro tra esponenti della società civile, delle università, della ricerca, delle istituzioni e dell’impresa.

Dalle relazioni  è emerso che l’accordo di foresta è una necessità non prorogabile. Oltreterra ha formalizzato la proposta di un articolato giuridico vero e proprio per sviluppare filiere sostenibili, occupazione, innovazione e presidio del bosco con il coinvolgimento di tutti i soggetti che vivono i territori.

Anche le cooperative di comunità sembrano essere una scommessa strategica per la montagna. Esse svolgono già oggi attività sociali, economiche, di tutela dell’ambiente e possono avere un ruolo fondamentale per salvare le comunità stesse che vivono nelle aree interne. Tra le indicazioni emerse durante l’incontro vale la pena sottolineare la proposta, avanzata da Legacoop, di sviluppare due nuove filiere dedicate alle cooperative di comunità nell’ambito dell’economia green e digitale, da promuovere anche attraverso il Piano di rilancio e resilienza con cui l’Italia dovrà accedere alle risorse del Next generation dell’Unione europea.

Sul tema del turismo attivo e sostenibile si propone un percorso culturale che contribuisca a modificare le strategie future e le scelte di investimento in ambito turistico e a ridefinire priorità e accesso alle professioni. Oltreterra ha insistito perché le aree montane siano percepite come luoghi del benessere, della salute e della rigenerazione, per un turismo non più vissuto come un lusso, ma come un diritto di ciascun cittadino.

Per Antonio Nicoletti della segreteria nazionale di Legambiente: “Saranno le comunità della montagna a salvare la montagna, riacquisendo la consapevolezza delle peculiarità e del valore del contesto che abitano. Servono meno stereotipi sulla montagna e molte idee chiare e a Oltreterra sono emerse, a partire da un nuovo patto fra chi mantiene e garantisce il capitale naturale e i sistemi ecosistemici e chi consuma le risorse naturali. Un patto che metta al centro un nuovo rapporto tra le aree urbane e quelle rurali per superare la separazione tra le città e le aree montane, nella comune convinzione che affrontare e vincere la sfida dei cambiamenti climatici è una necessità di tutti i territori”.

“Insieme con Oltreterra da sette anni lavoriamo per fare conservazione e insieme sviluppo socio economico del territorio – ha concluso Luca Santini, presidente del Parco Foreste Casentinesi Monte Falterona e Campigna – Nel 2015 abbiamo ottenuto la certificazione Carta europea del turismo sostenibile, nello stesso anno ci siamo candidati al riconoscimento – per una parte del Parco – di Patrimonio Unesco e lo abbiamo ottenuto nel 2017. Nel frattempo abbiamo attuato una promozione spinta, con Regione e Apt servizi, e abbiamo visto che il Parco ha un forte appeal perché nel 2019 sono stati oltre 470.000 i pernottamenti negli 11 comuni del Parco, dove vivono circa 40.000 persone, il che si traduce nell’arrivo di oltre 40 milioni di euro di indotto sul territorio“.

Fonte: Parco Nazionale Foreste Casentinesi

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