Ecosistema

Il Parco delle Foreste casentinesi in corsa per il ‘Nobel’ della natura

Parco Foreste Casentinesi
Foto di G. Giacomini da Parco nazionale Foreste casentinesi
Finora solo 49 aree protette del mondo su 200.000 hanno ottenuto il riconoscimento. Di queste solo una è in Italia: il Parco nazionale del Gran Paradiso.

 

PRATOVECCHIO-STIA (Ar) – Il Parco nazionale Foreste casentinesi, monte Falterona e Campigna è in lizza per una nuova prestigiosa certificazione: la ‘Green list’ della IUCN, il primo standard mondiale per la certificazione della qualità ambientale nelle aree protette. Un Gotha della Natura che, ad oggi, conta solo 49 aree in tutto il mondo.

La IUCN, International union for the conservation of nature, è una Organizzazione non governativa con sede in Svizzera. La sua “Green list” premia, su tutto il pianeta, le migliori gestioni di aree protette rivolte al tema della conservazione. Per accedervi le aree naturali protette devono rispondere a tutti i requisiti di qualità richiesti dal Global standard della IUCN sia sotto l’aspetto della conservazione del capitale naturale che della capacità gestionale.
In Italia il percorso di accesso dei parchi alla Green list IUCN è supportato dal ministero dell’Ambiente e da Federparchi.

Sull’esito della candidatura è ottimista Luca Santini, presidente del Parco nazionale:”La Green list rappresenta il ‘Nobel’ della natura. La IUCN è la più autorevole istituzione scientifica internazionale che si occupa di conservazione della natura. Ad oggi hanno ottenuto il riconoscimento solo 49 aree protette del mondo su 200.000. Di queste solo una è in Italia: il primo Parco costituito nel nostro Paese nel 1922, quello del Gran Paradiso. Sarà dura ma il Parco nazionale, già riconosciuto Patrimonio dell’umanità UNESCO dal 2017, ha senz’altro ottime carte da giocarsi“.

Il valore di Green list non risiede unicamente nel giusto riconoscimento per le capacità di un Parco ma ha risvolti molto importanti per le politiche di sostenibilità di tutto il pianeta. Le finalità di un parco sono a servizio di tutta la comunità, sia locale che globale” aggiunge Giampiero Sammuri, presidente Federparchi.

In questi giorni gli ispettori EAGL (Expert assessment group) hanno incontrato i sindaci e gli operatori del territorio e hanno approfondito alcuni progetti realizzati dal Parco in collaborazione con le aziende e le associazioni, in particolare quelli relativi al “Cane da guardianìa” e al “Percorso del lupo” di Moggiona. Si sono poi spostati in Romagna, nella foresta di Campigna e ai margini della riserva naturale integrale di Sasso Fratino. La ricognizione degli specialisti della IUCN ha lo scopo di verificare i parametri di qualità delle attività ambientali e di management per il riconoscimento internazionale.
I risultati dell’istruttoria sono attesi per i primi mesi del 2021.

Tags