Secondo il Consiglio di Stato è mancata la valutazione dell’impatto “sugli habitat oggetto di protezione”. Promotori Italia Nostra, Wwf Grosseto e Lega Abolizione Caccia.
di Gabriella Congedo
GROSSETO – Il Piano antincendi boschivi della Regione Toscana per la Pineta del Tombolo in Maremma è da rifare. Non ci sarà nessun abbattimento di pini, né alcuna rimozione del sottobosco. Non, almeno, nei tempi e nelle modalità stabiliti dal Piano.
Lo ha deciso il Consiglio di Stato accogliendo il ricorso straordinario al Capo dello Stato presentato nel 2019 da Italia Nostra, WWF Grosseto e Lega Abolizione Caccia Sezione Toscana.
Per quanto riguarda la Pineta del Tombolo era previsto il taglio, in una parte della pineta, di circa il 70% dei pini esistenti e di circa l’80% della vegetazione arbustiva del sottobosco. Le associazioni avevano fatto notare che la pineta è tutelata con vincolo paesaggistico, è inserita nel piano di indirizzo territoriale (P.I.T.) con valenza di piano paesaggistico della Regione Toscana e ricade nella rete ecologica europea “Natura 2000”.
La Sezione I del Consiglio di Stato, che ha esaminato la questione nello scorso giugno, pur dando ragione alle associazioni non aveva disposto l’annullamento immediato del Piano per evitare che ci si trovasse privi di strumenti di prevenzione degli incendi in piena estate ma, con un provvedimento innovativo, aveva differito l’annullamento di 180 giorni per dare il tempo alla Regione Toscana di emanare un nuovo piano che tenesse conto delle questioni di merito sollevate nel ricorso.
In particolare la sentenza ha ritenuto illegittima la previsione dell’esclusione dell’autorizzazione paesaggistica contenuta nel Piano e ha consolidato la linea che la ritiene necessaria “per gli interventi in aree boscate determinati da finalità non strettamente di gestione naturalistica, come indicato dalla giurisprudenza in materia e dal ministero dei Beni Culturali”.
Altro profilo di illegittimità riscontrato: è risultata carente la motivazione della Valutazione di incidenza ambientale (V.Inc.A) che ha dato parere positivo con prescrizioni generiche: “è mancata dunque la necessaria considerazione e valutazione unitaria dell’impatto delle attività proposte sugli habitat oggetto di protezione”.
Tutela del paesaggio e delle aree ricadenti nella Rete Natura 2000 sono quindi, secondo il collegio giudicante, elementi imprescindibili e non derogabili nemmeno in un piano antincendio. E per il futuro, nella predisposizione di un nuovo piano antincendio la Regione dovrà tenere necessariamente conto di tutti i vincoli paesaggistici e ambientali gravanti sulla Pineta del Tombolo.
Per Italia Nostra, WWF Grosseto e LAC Toscana si tratta di un ottimo risultato e di una insperata vittoria. “Il provvedimento del Consiglio di Stato – dichiarano le tre associazioni – finalmente sancisce che il bosco ha anche valore paesaggistico e ambientale”.
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